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ENTI E
MINISTERI
L’Istituto regionale della vite e del vino non sarà
abolito
Stralciato dal maxiemendamento della finanziaria regionale, a firma
Lombardo, il comma che prevedeva la soppressione dell’Istituto regionale
della vite e del vino. Assovini, Federazione delle Strade del Vino e dei
Sapori di Sicilia e il mondo del vino siciliano plaudono lo scongiurato
pericolo
Il colpo di spugna del governo Lombardo per cancellare l’Istituto
Regionale della Vite e del Vino, non è riuscito. Almeno per il
momento! Il mondo del vino siciliano è insorto contro una scelta
ritenuta scellerata. Così, è stato stralciato dal maxiemendamento
alla finanziaria regionale, il comma che prevedeva la soppressione dell’Istituto
siciliano.
Assovini, associazione dei produttori vitivinicoli siciliani, hanno sottolineato
come «l'Istituto Regionale della Vite e del Vino, grazie alla sua
specificità riconosciuta a livello nazionale ed internazionale,
è un punto di riferimento per aziende, associazioni di produttori
e diverse istituzioni, che con la loro partecipazione diretta, hanno costituito
il punto catalizzatore della mission dei vini di Sicilia nel mondo. La
soppressione sicuramente avrebbe effetti negativi sul settore vitivinicolo
e non solo».
Anche la Federazione delle Strade del Vino e dei Sapori di Sicilia, che
rappresenta le 12 Strade riconosciute dalla Regione siciliana, si è
unita al coro di proteste per l’annunciata soppressione. «L’Istituto
ha dato un contributo fondamentale – ha dichiarato Maurizio Ninfa,
presidente della Federazione - per il rilancio dell’immagine del
vino siciliano nel mondo ed è un punto di riferimento per tutte
le attività associate alle Strade del Vino, quale leva di sviluppo
per la promozione dei territori siciliani nel mondo. L’Istituto
deve essere potenziato per incidere maggiormente nelle sfide che ci attendono
negli scenari di un mercato sempre più globalizzato».
L’Istituto Regionale della Vite e del Vino, istituito con la legge
18 luglio 1950, n. 64, è un Ente dotato di personalità giuridica
sotto la vigilanza dell’assessorato dell’Agricoltura e Foreste
e dell’assessorato dell’Industria e del Commercio della Regione
Sicilia. Si propone l’incremento del patrimonio vitivinicolo con
riguardo alla produzione, all’industria ed al commercio dei relativi
prodotti, puntando sullo sviluppo della ricerca scientifica applicata
alla vitivinicoltura e all’enologia. Oggi l’Istituto, grazie
alla sua specificità riconosciuta a livello nazionale ed internazionale,
è un punto di riferimento per aziende, associazioni di produttori
e diverse istituzioni. Nell’Isola, già sono pochi gli Enti
che funzionano, se si cancellano cosa rimarrà? (di Piero Rotolo
- www.italiaatavola.net)
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