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ENTI E
MINISTERI
Ok UE su etichette latte, pollo e passata
Latte fresco, passata di pomodoro e carne di pollo sono da
tempo etichettati in Italia sulla base di norme nazionali che obbligano
ad indicare l’origine con il consenso dell’Unione Europea
dalla quale arriva l’annuncio che sull’estensione dell’etichettatura
a tutti i tipi di carne c’è già l’accordo tra
i 27 Paesi.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’Italia
è chiamata a svolgere un ruolo da apripista a livello comunitario
per la leadership conquistata nella qualità e sicurezza alimentare
delle produzioni. I tre precedenti del latte fresco, passata e pomodoro
di norme nazionali, una maggiore sensibilità comunitaria sui temi
della sicurezza con il via libera all’etichettatura della carne
e soprattutto il rincorrersi di emergenze come l’ultima della diossina
nelle uova e nel pollo sono - sostiene la Coldiretti - ragioni valide
per non cedere alle pressioni delle lobby interessate e per sostenere
e applicare la legge nazionale, che è stata formulata nel pieno
rispetto della normativa comunitaria.
Oggi più che mai la nostra legge nazionale rappresenta un punto
a favore della civiltà e della democrazia, ma anche un chiaro monito
alla Ue: quando forze sociali, consumatori e cittadini fanno squadra è
possibile sconfiggere le lobby e far vincere la gente, se è
in gioco la salute e la sicurezza di ciò che mangiamo si deve agire
subito e non darsi tre anni per pensarci su, come vuole fare l’Europa”,
ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare
che “questa nuova emergenza cozza clamorosamente con
la inerzia comunitaria. Ecco perché, dopo aver approvato
la nostra legge italiana, dobbiamo applicarla subito anche a costo, se
necessario, di aprire un contenzioso con l’Ue perché –
ha concluso Marini - dobbiamo confermare ancora una volta che quando si
parla di trasparenza, sicurezza e qualità dei cibi italiani ovvero
della filiera agricola italiana noi siamo un passo avanti a tutti”.
Sono oltre un milione – sottolinea la Coldiretti - i controlli effettuati
in Italia tra verifiche e le ispezioni effettuate sul Made in Italy alimentare
nel 2010 tra Agenzie delle Dogane, Nas dei Carabinieri, Istituto Controllo
Qualità, Capitanerie di Porto, Corpo Forestale e Carabinieri delle
Politiche Agricole, Asl, ai quali si è aggiunta l’attività
degli organismi privati. Una garanzia che - precisa la Coldiretti - ha
consentito di far conquistare nel 2010 il primato nella sanità
e nella sicurezza alimentare, con un record del 99 per cento di campioni
regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto
dei limiti di legge.
Nel nostro Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e
un quarto della superficie bio dell'Unione, superando il milione di ettari.
L’agricoltura italiana vanta inoltre la leadership nei prodotti
tipici con 214 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta
riconosciuti dall'Unione Europea, senza contare le 4511 specialità
tradizionali censite dalle regioni. Ma il Made in Italy a tavola è
anche - conclude Coldiretti - l’emblema nel mondo della dieta mediterranea
che è stata riconosciuta dall’Unesco anche per il modello
nutrizionale ormai universalmente riconosciuto fondamentale ai fini del
mantenimento di una buona salute e che si fonda su una alimentazione
basata su prodotti locali, stagionali, freschi di cui l’Italia è
particolarmente ricca.
I CIBI CON L'ETICHETTA CON L'ORIGINE
SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI
Fonte: Coldiretti
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