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ENTI E
MINISTERI
Romano: maggiore trasparenza nelle etichette
Capita sempre più di frequente che le informazioni non arrivino
al consumatore, perché nascoste da caratteri troppo piccoli e da
posizionamenti strategicamente poco visibili. Per questo si è resa
necessaria questa norma che stabilisce le dimensioni dei caratteri da
utilizzare e il posizionamento delle informazioni per i consumatori, ha
affermato il Ministro delle Politiche agricole.
“Troppo spesso accade che i consumatori non riescano a leggere quanto
riportato in etichetta a causa delle scritte troppo piccole. Con questo
provvedimento vogliamo rendere ancora più leggibile e comprensibile
quanto già previsto dalla legge. I prodotti interessati infatti
sono tutti già sottoposti all’indicazione obbligatoria d’origine,
però, purtroppo capita sempre più di frequente che le informazioni
non arrivino al consumatore, perché nascoste da caratteri troppo
piccoli e da posizionamenti strategicamente poco visibili. Per questo
si è resa necessaria questa norma che stabilisce le dimensioni
dei caratteri da utilizzare e il posizionamento delle informazioni per
i consumatori.”
Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali
Saverio Romano è intervenuto a margine dell’incontro che
ha avuto il primo giugno al Ministero con i rappresentanti delle Confederazioni
agricole, delle associazioni di categoria dei settori: bovino, avicolo,
apicolo, lattiero-caseario, ortofrutticolo, oleicolo, delle industrie
di trasformazione e le associazioni dei consumatori, per presentare la
bozza di decreto ministeriale sull’etichettatura.
“Trattandosi di materia sottoposta alla direttiva comunitaria 98/34
seguiremo il percorso giuridico necessario e notificheremo il decreto
alla Commissione europea. ”
“Ho voluto condividere prima le linee guida e poi il testo di questo
provvedimento con tutti gli attori delle filiere coinvolte perché
credo profondamene che il metodo e la concertazione siano anche parte
considerevole della sostanza della politica di chi amministra la cosa
pubblica. Durante la riunione sono state fatte delle osservazioni che,
ha proseguito il Ministro, riteniamo più che pertinenti e quindi
accoglieremo nel testo definitivo che licenzieremo al più presto.”
“Accanto ai provvedimenti che stiamo prendendo per la tracciabilità
e l’etichettatura, il made in Italy ha bisogno anche di più
promozione, sopratutto per i mercati che ormai non ha più senso
chiamare emergenti dato che sono tra i più competitivi del mondo
e che rappresentano per noi una grande opportunità. Dobbiamo coordinare
una grande campagna di promozione nel mondo.” (www.aiol.it)
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