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ENTI E
MINISTERI
CON.VI.SAR è il nuovo Consorzio Vini di Sardegna
“Per un Salto di Qualità della Filiera Vitivinicola della
Sardegna” è il motto adottato dal nuovo Consorzio Vini di
Sardegna per rilanciare gli obiettivi comuni di specificità, identità,
innovazione e aggregazione.
CON.VI.SAR è un nuovo consorzio formato da sei cantine, Argiolas
di Serdiana, Cantina “Li Duni” di Badesi, Cantina delle Vigne
di Piero Mancini di Olbia, Cantina del Mandrolisai di Sorgono, Cantina
Gallura di Tempio Pausania, Cantina Trexenta di Senorbì rappresentative
di sei diverse zone geografiche della Sardegna, che hanno capito la necessità
di fare rete e di unire le energie, i fondi e le competenze con l’obiettivo
comune di valorizzare le produzioni viticole ed enologiche tradizionali
dell’isola e migliorarne la competitività sul mercato. Per
realizzare ciò hanno condiviso 3 anni di ricerche sostenendo l’impegno
di 50 ricercatori, con 100 ettari di vigneti aziendali utilizzati, con
la produzione di 100 diversi vini. Di questi vini solo 15 sono stati individuati
come prototipi e saranno immessi sul mercato per lanciare “il nuovo
terroir del vino sardo”.
Lo scorso 1 e 2 dicembre, a Cagliari, nel Convento di San Giuseppe, si
è tenuto l’incontro finale che ha reso pubbliche le ricerche
di questi ultimi 3 anni di lavoro. Tra i relatori Gianni Nieddu - responsabile
scientifico del progetto- che ha presentato il resoconto tecnico, raccolto
nel suo libro dal titolo “Vitigni della Sardegna – notizie
storiche, distribuzione geografica, sinonimi-” ovvero “Caratterizzazione
genetica ampelografia, agronomica e tecnologica delle principali varietà
di vite della Sardegna” in cui sono spiegate le ricerche effettuate,
fruibili per gli specialisti di settore, gli studenti universitari e gli
appassionati di enologia.
Il compito di presentare i vini “finalisti” è stato
del dr. Mariano Murru, - presidente del comitato tecnico enologi- che
ci ha accompagnato nella degustazione di 15 prodotti completamente differenti
tra loro, nonostante taluni fossero accomunati dallo stesso vitigno. I
vini di vitigni in purezza sono il vermentino presente in 3 campioni,
il moscato in 1, il nuragus in 1, il monica in 1, il cannonau in 2, il
carignano in 1, il bovale sardo in 1, il malvasia in 1, il nasco in 1
e il caricagiola in 1, mentre gli altri 2 derivano dalla lavorazione degli
uvaggi bovale sardo, cannonau e monica. Tra questi all’assaggio
annotiamo il n. 15 Nasco 100% dell’azienda Cantina Argiolas, il
n. 13 Moscato 100% della Cantina di Gallura, il n. 11 Bovale sardo, Cannonau
e Monica della Cantina Mandrolisai e il n. 3 Vermentino della Cantina
di Gallura.
“Il CON.VI.SAR, - CONSORZIO VINO e SARDEGNA”,- ha detto il
Presidente dr. Carlo Giua-, “nasce il 27 gennaio 2006 su iniziativa
di un gruppo di Aziende sarde operanti nel settore vitivinicolo in zone
produttive diverse, che condividono la necessità di fare rete di
qualità e si propongono di realizzare insieme iniziative ed interventi
finalizzati all’aumento del valore aggiunto delle produzioni, al
consolidamento della filiera e al miglioramento della competitività
sul mercato. La Sardegna, seppur annoverando circa 26.000 ha coltivati,
pari al 3,3% del vigneto nazionale con 895.000 hl, corrispondenti all’1,73%
del vino prodotto in Italia, capaci di produrre un vino di dignitosa qualità,
è frenata dall’incidenza negativa di alcuni fattori, quali:
le ridotte dimensioni medie dei vigneti, le basse rese per ettaro, l’elevata
incidenza dei costi di lavorazione, la presenza di un notevole numero
di aziende viticole private e di Cantine sociali di piccole e piccolissime
dimensioni, l’elevato numero di varietà prodotte per azienda,
l'eccessiva proliferazione di etichette commercializzate, la mancanza
di quantitativi di vino sufficienti a soddisfare le richieste del mercato
e la non adeguata azione di promozione. Per superare queste difficoltà,
le aziende CONVISAR hanno capito che la strategia vincente è quella
di puntare alla valorizzazione dei propri vitigni di antica e di più
recente coltivazione, esaltandone le specificità che derivano dal
territorio, dal clima e dalle tradizioni vitivinicole della nostra terra.”
Finiamo con le parole del dr. Giorgio La Spisa - Assessore regionale alla
programmazione e al bilancio- che ha confermato la posizione della Regione
Autonoma della Sardegna nel voler essere a fianco dei produttori, scommettendo
con loro anche per il futuro, puntando sul’innovazione, sulla ricerca
scientifica e sulla tecnologia, “Per un Salto di Qualità
per la Crescita della Sardegna Vitivinicola”.
Cinzia Tosetti
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