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ENTI E
MINISTERI
Contenziosi commerciali
Nuove proposte europee per risolvere in modo più rapido
ed economico i contenziosi tra consumatori e commercianti
L'Ue ha adottato un nuovo pacchetto di proposte legislative per garantire
che tutti i consumatori possano risolvere i loro problemi senza dover
andare in tribunale. Questo avverrà per tutti i tipi di prodotti,
sia in patria che all'estero. Nel 2010, infatti, un consumatore europeo
su cinque aveva incontrato problemi nell'acquistare sul mercato unico,
si era vista negare la riparazione di un laptop in garanzia o il rimborso
di una vacanza rovinata. La Commissione ha dunque deciso di istituire
una piattaforma unica on-linea estesa all'intera Unione, che consenta
di risolvere il contenzioso nel giro di 30 giorni.
Le modalità alternative di soluzione del contenzioso (ADR –
Alternative dispute resolution) rappresentano un metodo più veloce,
più economico e più agevole del ricorso al tribunale, e
farebbero risparmiare ai consumatori circa 22,5 miliardi di euro all'anno.
Le imprese vedranno migliorare le relazioni con i clienti e i consumatori
potranno scegliere merci a prezzi più interessanti, contribuendo
alla crescita dell'economia dell'Unione.
John Dalli, Commissario responsabile per la salute e i consumatori, ha
dichiarato: “È inaccettabile che così tanti problemi
dei consumatori siano lasciati irrisolti perché i consumatori non
dispongono di mezzi veramente efficaci per risolvere il contenzioso con
i commercianti. Questo li colpisce nel portafoglio e nella fiducia che
ripongono nel sistema, oltre a rallentare la crescita europea. Una volta
adottate, le proposte aiuteranno i consumatori europei ad avvalersi di
metodi facili, rapidi e poco costosi per risolvere i loro problemi, in
qualunque punto dell'Unione ed in qualunque modo essi acquistino un prodotto
o servizio".
La direttiva sulle modalità alternative di soluzione del contenzioso
garantirà l'esistenza di enti stragiudiziali di alta qualità,
in grado di affrontare qualsiasi contenzioso relativo a contratti tra
un consumatore ed un'impresa. Gli enti dovranno soddisfare determinati
criteri qualitativi, vale a dire essere ben qualificati, imparziali, trasparenti,
efficaci ed equi, le imprese informeranno i consumatori in merito all'ente
cui rivolgersi per risolvere un contenzioso con la stessa impresa e i
citati enti ADR risolveranno il contenzioso nel giro di 90 giorni.
Al giorno d'oggi nell'Unione vi sono più di 750 enti che si occupano
di ADR, ma in alcuni Paesi questi servizi sono disponibili soltanto in
alcune regioni o in alcuni settori. La consapevolezza della possibilità
di ricorrere a una terza parte neutrale invece che a un tribunale, va
dunque promossa per ridurre i costi dei contenziosi irrisolti che rappresentano
lo 0,4% del PIL dell'UE.
Inoltre, il regolamento sulla soluzione on-line dei contenziosi istituirà
una piattaforma estesa a tutta l'Unione, che si chiamerà "piattaforma
ODR" (On line dispute resolution) per risolvere le dispute su Internet
e giungere a una soluzione nel giro di 30 giorni.
Il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione si sono impegnati ad
adottare il pacchetto entro la fine del 2012 e i Paesi Ue avranno 18 mesi
per recepire nelle proprie legislazioni la direttiva ADR. Gli enti ADR
dovranno essere disponibili in tutta Europa nella seconda metà
del 2014.
Matteo Fornara e Francesca Livoti
Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
tel. +39.02.467514229
matteo.fornara@ec.europa.eu
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