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ENTI E
MINISTERI
Il Consiglio europeo contro l'etichettatura dei cibi da animali clonati
Il Consiglio dei Ministri dell'Unione europea ha detto di no alla
proposta del Parlamento di Strasburgo che intendeva bloccare i cibi provenienti
da animali clonati. I negoziati sulle modifiche alla legislazione sui
nuovi alimenti (detti "novel foods") dello scorso lunedì
si sono conclusi senza un accordo a causa del rifiuto del Consiglio europeo
di accettare l'offerta finale presentata dal Parlamento europeo.
Forte la delusione dei parlamentari europei. In particolare, il Presidente
della delegazione del Parlamento europeo, l'italiano Gianni Pittella ha
dichiarato che: "È molto frustrante il rifiuto del Consiglio
di ascoltare le preoccupazioni dei cittadini e sostenere misure, urgenti
e necessarie, per proteggere i consumatori e il benessere degli animali".
Il Parlamento europeo, a grandissima maggioranza, ha chiesto una messa
al bando degli alimenti derivanti da animali clonati e dalla loro discendenza.
Si è seriamente cercato di raggiungere un compromesso, ma, secondo
l'assemblea, non si deve sacrificare il diritto dei consumatori di sapere
se il proprio cibo deriva da animali clonati. Poiché l'opinione
pubblica europea è a stragrande maggioranza contraria alla clonazione
per fini di alimentazione, l'etichettatura di tutti i cibi derivati da
animali clonati è necessaria.
Il Consiglio invece è pronto a sostenere solo una proposta di etichettatura
per un unico tipo di prodotto: la carne fresca. Le misure che riguardano
la prole degli animali clonati sono assolutamente indispensabili, poiché
i cloni hanno un valore commerciale solo per l'allevamento, non per la
produzione alimentare. Nessun agricoltore spenderebbe, infatti, 100.000
€ per un toro clonato, solo per farne hamburger.
Il Consiglio europeo si è inoltre opposto alla possibilità
che il Parlamento europeo eserciti il suo diritto di veto nel caso di
nuovi cibi aggiunti alla lista dei nuovi alimenti. L'incapacità
di accettare il compromesso si traduce anche nella bocciatura di altre
importanti modifiche previste dal pacchetto: fra queste, continuerà
a non esserci nessuna regola specifica sull'uso dei nano-materiali nei
prodotti alimentari. Di conseguenza, la legislazione adottata nel
1997 resta in vigore.
Matteo Fornara e Bruna Teresa Pietracci
Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
tel. +39.02.467514229
matteo.fornara@ec.europa.eu
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