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Al via i bandi europei per la ricerca e l'innovazione
7 miliardi di euro a ricercatori, imprese e università
Parte oggi il più grande bando mai pubblicato dall'Unione europea,
e riguarda la ricerca: 7 miliardi di euro nel 2012 aperto alla partecipazione
di università e centri di ricerca, imprese, e anche ai singoli
ricercatori. La parola chiave è innovazione, per il futuro delle
imprese ma anche per creare lavoro: secondo le previsioni questi finanziamenti
dovrebbero creare nel breve periodo circa 174.000 posti di lavoro che
arriveranno a circa 450.000 nell'arco di 15 anni, oltre a creare circa
80 miliardi di euro di ricchezza.
Il finanziamento della ricerca è tra le priorità dell'agenda
politica dell'UE e si trova al centro dell'Unione dell'innovazione, lanciata
dall'Europa ha bisogno se vuole competere con economie grandi e dinamiche
come gli Stati Uniti e la Cina. Con quest'azione l'UE fa la sua parte,
ma molto si attende anche dal livello nazionale: molti Paesi, tra cui
l'Italia, sono ben lontani dal destinare il 3% del PIL alla ricerca, come
si sono impegnati a fare.
Tra gli oltre 16.000 beneficiari previsti figurano università,
enti di ricerca e industria, mentre un'attenzione speciale sarà
rivolta alle piccole e medie imprese, cui è destinato tra le altre
cose un pacchetto pari a quasi un miliardo di euro. Verrà inoltre
istituito un nuovo riconoscimento europeo per le donne innovatrici. La
maggioranza degli inviti a presentare proposte per ricevere i finanziamenti
sarà pubblicata il 20 luglio.
Máire Geoghegan-Quinn, commissaria europea per la ricerca, l'innovazione
e la scienza, ha commentato: "L'Europa sta dando l'ennesima dimostrazione
del proprio impegno a porre la ricerca e l'innovazione in cima all'agenda
strategica per la crescita e l'occupazione. La competizione a livello
europeo per ottenere questi finanziamenti riunirà i migliori ricercatori
e innovatori d'Europa per affrontare i problemi maggiori del nostro tempo,
come l'energia, la sicurezza dell'approvvigionamento alimentare, i cambiamenti
climatici e l'invecchiamento della popolazione".
Alla ricerca destinata a trovare soluzioni per provvedere a una popolazione
che invecchia saranno destinati 220 dei 656 milioni disponibili complessivamente
per la ricerca nel settore sanitario, oltre a 240 milioni del finanziamento
di 1,3 miliardi di euro destinato alle tecnologie dell'informazione e
della comunicazione.
La parte restante dei finanziamenti destinati alle tecnologie dell'informazione
sarà indirizzata verso sviluppi essenziali delle infrastrutture
di rete e di servizi, nano- e microsistemi, fotonica e robotica, contenuti
digitali e tecnologie legate al linguaggio e per applicazioni per la salute
e per l'efficienza energetica.
Il Consiglio europeo della ricerca assegnerà quasi 1,6 miliardi
di euro ai migliori ricercatori, giovani e senior, attivi in Europa,
e grazie alle "azioni Marie Curie" circa 10.000 ricercatori
altamente qualificati riceveranno quasi 900 milioni di euro a sostegno
della mobilità e dello sviluppo delle carriere. Tra questi sono
compresi 20 milioni di euro destinati a un progetto pilota per finanziare
i "Dottorati industriali europei", intesi a stimolare lo spirito
imprenditoriale e la cooperazione tra università, enti di ricerca
e aziende.
I 265 milioni destinati alla ricerca in ambito ambientale consentiranno
di affrontare problemi di enorme rilevanza come i cambiamenti climatici,
la perdita di biodiversità e l'efficienza delle risorse. Oltre
307 milioni andranno alla ricerca sulla sicurezza alimentare e sulle risorse
biologiche sostenibili.
Il pacchetto di investimenti di quasi 1 miliardo di euro per le PMI include
azioni pilota sia nell'ambito del tema della salute, sia tramite lo specifico
meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi della Banca europea
per gli investimenti. Le piccole e medie imprese avranno procedure semplificate
per la loro partecipazione al programma.
Alle nanotecnologie saranno destinati 488 milioni, per settori come
fabbriche del futuro, automobili ecologiche ed edifici efficienti sotto
il profilo energetico. Altri 313 milioni saranno destinati alla ricerca
e all'innovazione nell'ambito della mobilità e per trasporti più
puliti, più sicuri e più efficienti. Infine, la Commissione
ha destinato 40 milioni all'iniziativa "Città intelligenti",
per trovare impieghi più efficienti dell'energia e migliorare i
trasporti urbani.
Matteo Fornara e Cintia Dantas
Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
tel. +39.02.467514229
matteo.fornara@ec.europa.eu
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