ENTI E MINISTERI

Lo stato dell’agricoltura italiana
Inea lo ha presentato al Mipaaf, pur in un anno difficile come il 2009 i segnali della bilancia commerciale agroalimentare sono comunque positivi ed incoraggianti si ha un +8,3% per l’importazione e un +10,3% per le esportazioni.

Il 27 luglio a Roma presso il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, l'Istituto nazionale di economia agraria, Inea, ha presentato il Rapporto sullo stato dell'agricoltura italiana. Era presente Lino Carlo Rava, il presidente dell’Istituto che ha esordito sottolineando quanto questa settima edizione del Rapporto sia uno strumento utile sia a chi deve programmare una politica agricola sia ai produttori stessi: esso infatti fornisce informazioni delle dinamiche in atto oltre a presentare analisi dei principali indicatori economici del sistema agroalimentare nazionale. Il Presidente ha voluto rimarcare che il 2009 è stato un anno molto difficile per il settore agricolo e che, purtroppo, il primo semestre del 2010 conferma questa tendenza. Uno dei problemi principali che il settore ha dovuto affrontare è stata la volatilità dei prezzi. Tuttavia i dati non sono totalmente negativi, infatti, ha evidenziato Rava, vi è una netta differenza tra il comparto agricolo e quello alimentare: L’industria alimentare, infatti, registra una notevole crescita e mostra di saper reggere meglio il confronto con il mercato che negli ultimi anni è stato estremamente volatile e difficile. Andando più nel dettaglio, dal rapporto emerge che esiste una crescita della produzione: in particolare la produzione di frutti, ortaggi, oli, grassi vegetali e prodotti da forno, sono quelli che trainano l’industria alimentare. Il Rapporto prende anche in analisi il consumo delle famiglie e registra che mentre esiste una contrazione del consumo di carne, caffè, tea e simili si nota una crescita nell’acquisto di pane e cerali così come di zuccheri, marmellate e di acque minerali. Si evince invece una battuta d’arresto per quanto riguarda gli scambi agroalimentari: un -8,8% di import ed un -11.1% di export., tuttavia esiste una crescita di esportazione sia degli ortaggi trasformati sia di conserve di pomodori e pelati. Il rapporto mette in evidenza che il problema, comunque è la redditività delle aziende agricole le quali, per oltre la metà si trovano su una soglia di marginalità. Molte aziende rischiano la chiusura, occorrerebbe renderle più produttive e, soprattutto competitive, in un mercato che si dimostra sempre più combattivo ed in cui le piccole aziende rischiano di trovarsi schiacciate. I segnali della bilancia commerciale agroalimentare sono comunque positivi ed incoraggianti, con un +8,3% per l’importazione e un +10,3% per le esportazioni.
Natalie Nicora - www.aiol.it