ENTI E
MINISTERI A seguito di una lunga consultazione, che
ha preso in esame le varie istanze espresse dalle Regioni e dai rappresentanti
del mondo della pesca, l’unità di crisi voluta dal Ministro
Galan, attivata nella Commissione consultiva centrale della pesca ha formulato
una serie di emendamenti e di proposte sul testo presentato. “Un
arresto temporaneo straordinario per strascico e volanti di trenta giorni
continuativi che prevede un aiuto alle imprese, considerate le esigenze
di sostenibilità: conservare le risorse biologiche e aiutare i
pescatori utilizzando gli strumenti della Cassa integrazione in deroga
per gli imbarcati e gli strumenti del Fep a disposizione dello Stato e
delle Regioni per le imprese.” “Mi rendo conto che uno strumento
come il fermo temporaneo apre molteplici discussioni e che comunque risulta
difficile soddisfare tutte le esigenze che emergono dal territorio, nonostante
il decreto preveda una diversificazione temporale per macroaree. In questo
momento critico dobbiamo essere tutti parte attiva. Per questo invito
tutti a considerare il fermo temporaneo solo uno degli strumenti da mettere
in campo e da integrare con tutte le altre misure che potremo attivare,
senza creare aspettative irrealizzabili, ma con un grande impegno per
ridisegnare la pesca italiana”. “Coerentemente alle politiche
della pesca che ho annunciato, ritengo che dobbiamo fare il massimo degli
sforzi per tutelare gli ecosistemi marini e le risorse biologiche del
mare, proprio per tutelare i pescatori e la continuità economica
delle loro attività. Naturalmente mettendo in campo tutti gli strumenti
a supporto dei lavoratori e delle imprese, ripeto questo concetto per
ricordare che la pesca sostenibile e responsabile non può prescindere
dal binomio pesca economicamente vitale in ecosistemi marini tutelati”.
“Mi rendo conto che governare la pesca per lo Stato sia un compito
molto complesso, da un lato le regole comunitarie, giuste nei principi,
dall’altro le specificità che emergono dalle marinerie e
dai Governi locali. Chiamerò tutti gli attori a collaborare con
tempismo a ridisegnare le misure per la pesca, serve armonizzazione tra
le parti ed occorre una maggiore consapevolezza di tipo europeo da parte
di tutti. Una cosa è certa, nel 2011 non discuteremo di fermo nelle
ultime settimane che precedono questa misura, dovremo fare in modo che
la programmazione triennale, l’uso della legge delega, e gli adempimenti
comunitari, unitamente al monitoraggio scientifico degli effetti del nuovo
regolamento, ci possano consentire di mettere in campo politiche robuste
per la tanto auspicata sostenibilità in un contesto di contenimento
della spesa pubblica.” |
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