ENTI E MINISTERI

Aperta su Internet la consultazione pubblica dell'UE sul futuro dell'IVA

E’ partita un’ampia consultazione pubblica della Commissione europea su una materia di enorme rilevanza: l'IVA. Oneri e costi inutili, frodi ed evasioni, poca dimestichezza con le nuove tecnologie. Come può essere migliorato a livello europeo il sistema dell’imposta sul valore aggiunto a beneficio dei cittadini, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni? Tutte le parti interessate hanno la possibilità di esprimere opinioni e punti di vista sui problemi attualmente esistenti e sulle possibili soluzioni. I risultati della consultazione serviranno alla Commissione per definire l’approccio migliore nella creazione di un futuro sistema dell’IVA più stabile, solido ed efficace.
Il tasso minimo per l'IVA previsto dalle norme UE è del 15%. Algirdas Šemeta, commissario responsabile per la fiscalità, ha detto: “Abbiamo bisogno di un sistema dell’IVA adatto al 21° secolo, semplice e moderno. L’IVA è pagata dai cittadini, riscossa dalle imprese ed è una delle principali fonti di entrate degli Stati, per cui interessa tutti. Vorrei esortare chiunque a fare sentire la sua voce in questa consultazione, affinché possiamo garantire che il futuro sistema dell’IVA funzioni meglio per tutti".
L’IVA è stata introdotta nell’UE più di 40 anni fa, in un momento in cui il mercato era molto diverso da oggi. Nonostante gli sforzi compiuti negli anni per modernizzare e semplificare poco per volta il sistema, è chiaro che il regime non risponde più alle esigenze di un’economia moderna, orientata ai servizi e basata sulla tecnologia. La complessità dell’attuale sistema genera costi e oneri inutili per contribuenti e amministrazioni e ostacola il mercato interno. Inoltre, alcune debolezze insite nel sistema lo rendono vulnerabile alla frode e all’evasione. Il sistema dell'IVA va fondamentalmente rivisto.
L’attuale situazione economica ha evidenziato il ruolo svolto dall’IVA nel garantire la stabilità e la crescita economica. Essa rappresenta un’importante fonte di entrate per gli Stati membri (fino al 20% del totale delle entrate fiscali) e potrebbe diventare ancora più importante, dal momento che la recessione e l’invecchiamento della popolazione incidono su altre fonti di reddito. Le imposte sui consumi sono tra quelle che maggiormente favoriscono la crescita, e un sistema dell’IVA più solido potrebbe contribuire a rigenerare l’economia europea.
Su questa materia la Commissione presenta quindi un "Libro verde", che pone interrogativi suddivisi per tematiche. Innanzitutto viene chiesto se i fondamenti dell’attuale sistema dell’IVA vadano rivisti e se i beni e i servizi vadano tassati nello Stato di origine o in quello in cui sono venduti o prestati. Il Libro verde si interroga anche su questioni specifiche come, ad esempio, la pertinenza delle aliquote ridotte, le norme in materia di detrazione, la resistenza del sistema alla frode, o l'urgenza di semplificare la burocrazia per le operazioni assoggettate all’IVA. Infine, viene chiesto se e come sia possibile migliorare la riscossione dell’IVA al fine di ridurne l’attuale divario nell’UE, pari a 100 miliardi di euro. Il Libro verde incoraggia tutti a sollevare qualsiasi altra questione di potenziale interesse.
La consultazione pubblica (http://ec.europa.eu/taxation_customs/index_en.htm) rimarrà aperta fino al 31 marzo 2011. Sulla base delle risposte ricevute, la Commissione presenterà le priorità per il futuro sistema dell’IVA in una comunicazione che pubblicherà l'anno prossimo.

Matteo Fornara e Piera Iovino
Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
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