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ENTI E
MINISTERI
Dall'Europa 6,4 miliardi di euro per la ricerca
E’ il più grande bando di sempre. Favorite le
PMI.
La Commissione europea ha stanziato quasi 6 miliardi e 400 milioni
di euro per gli investimenti per la ricerca e l'innovazione. Questo pacchetto,
il più cospicuo di tutti i tempi (l'incremento sull'anno passato
è del 12%), interessa un ampio spettro di discipline scientifiche,
politiche pubbliche e settori commerciali. Competitività delle
imprese, progresso scientifico, lotta al cambiamento climatico, sicurezza
energetica e alimentare, nonché sanità e invecchiamento
della popolazione: sono molti i temi d'intervento del nuovo pacchetto.
Previsione: creare oltre 165 000 posti di lavoro in tutta l'UE. Protagonista,
il Settimo programma quadro per la ricerca europea: http://ec.europa.eu/research/fp7/index_en.cfm.
Circa 16.000 partecipanti provenienti da enti di ricerca, università
e industria, tra cui circa 3.000 piccole e medie imprese, riceveranno
un finanziamento dai bandi che saranno pubblicati nel corso dei prossimi
14 mesi. I primi sono partiti il 20 luglio. Anche su Facebook si scoprono
i dettagli dell'iniziativa http://www.facebook.com/innovation.union.
Il quadro è quello della strategia europea di crescita "Europa
2020". La commissaria europea alla ricerca Máire Geoghegan-Quinn
ha dichiarato: "investire nella ricerca e nell'innovazione è
l'unico modo intelligente e durevole per uscire dalla crisi e dirigersi
verso una crescita sostenibile e socialmente equa. Questo pacchetto europeo
contribuirà a creare prodotti e servizi nuovi e migliori, un'Europa
più concorrenziale e più verde, nonché una società
migliore, con una qualità della vita più elevata".
Ad esempio, gli stanziamenti per la sanità ammontano a oltre 600
milioni di euro. 1,2 miliardi di euro sono destinati ad approfondire la
ricerca sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, che
consentiranno alla Commissione di rispettare gli impegni appena intrapresi
con l'Agenda digitale europea. Oltre 1,3 miliardi di euro sono destinati
agli scienziati più creativi selezionati dal Consiglio europeo
per la ricerca. Un esempio finanziato un anno fa: la macchina elettrica
senza conducente realizzata dall'équipe del professor Broggio dell'Università
di Parma, che è appena partita da Milano per raggiungere Shangai
in Cina nel quadro della spedizione Overland. Infine, le borse per la
mobilità di 7 000 ricercatori altamente qualificati erogate
dalle Azioni Marie Curie, per un importo pari a 772 milioni di euro.
Le PMI ricevono un'attenzione prioritaria, poiché costituiscono
la spina dorsale dell'innovazione europea e rappresentano il 99% delle
imprese dell'Unione. Esse riceveranno quasi 800 milioni di euro e, per
la prima volta, in molte aree si provvederà a stanziare dotazioni
ad hoc. Nei settori della sanità, della bioeconomia basata sulla
conoscenza, dell'ambiente e delle nanotecnologie la partecipazione delle
PMI dovrà rappresentare il 35% dello stanziamento complessivo.
Nella ricerca medica, circa 206 milioni di euro, ossia un terzo della
dotazione complessiva per il 2011, saranno destinati a test clinici sollecitati
dai ricercatori, al fine di commercializzare più velocemente nuovi
medicinali. Nel settore delle nanotecnologie, che riceve 270 milioni di
euro, l'attenzione sarà concentrata sulla ricerca suscettibile
di produrre brevetti e da commercializzare.
I circa 600 milioni di euro del finanziamento per le TIC sono destinati
alle infrastrutture di rete e di servizio di nuova generazione, ai sistemi
automatizzati, ai componenti elettronici e fotonici, nonché alle
tecnologie per il contenuto digitale. Oltre 400 milioni di euro sosterranno
la ricerca su sfide quali l'economia a basso tenore di carbonio, una società
che invecchia, o gli impianti adattabili e sostenibili. I progetti sulla
ricerca ambientale riceveranno circa 205 milioni di euro.
Matteo Fornara
Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
Matteo.Fornara@ec.europa.eu
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