ENTI E MINISTERI

Conclusi gli Stati Generali delle Aree Protette di Lombardia
Il 4 novembre Milano ha ospitato la tappa conclusiva degli Stati Generali dei Parchi, incontri che hanno confermato l’impegno della Regione Lombardia nella promozione della salvaguardia del proprio patrimonio naturale e la valorizzazione delle realtà locali. La regia è ora affidata all’Assessorato ai Sistemi Verdi e Paesaggio, una nuova struttura nata pochi mesi fa e guidata dall’Assessore Alessandro Colucci.

Da oltre 30 anni la Regione Lombardia è impegnata nella salvaguardia dell’ambiente, pioniera in questo settore con un sistema unico in Europa. D’altra parte i numeri parlano chiaro. In Lombardia, tra parchi, riserve, monumenti naturali, zone protette e PLIS (Parchi Locali di Interesse Sovracomunale) sono circa 500 mila gli ettari di ambiente protetto, vale a dire quasi un quarto dell’intero territorio regionale.
Per ottenere risultati ancora più concreti e duraturi da qualche mese è stato istituito l’Assessorato ai Sistemi Verdi e Paesaggio con Assessore Alessandro Colucci che ha ben chiari gli obiettivi prioritari da perseguire. Primo fra tutti, promuovere e rilanciare le aree protette, sia il loro territorio sia la parte culturale che esse rappresentano, senza trascurare l’educazione al rispetto ambientale. Altro passo importante in programma è la semplificazione dei rapporti con gli operatori, ivi compresa la parte legislativa e normativa. Per l’Assessore Colucci questi obiettivi si possono raggiungere anche confrontandosi e con il senso di squadra, procedendo verso la condivisione dei vari Assessorati, come già avviene con quello dell’Agricoltura. Un impegno confermato dalle parole dell’Assessore regionale all’Agricoltura Giulio De Capitani che ha partecipato all’incontro.
E per l’appunto, tra gli aspetti fondamentali per la salvaguardia dell’ambiente rientra la tutela dell’agricoltura, che nei secoli ha contribuito a mantenere la naturalità dei territori e che è ugualmente a rischio. L’agricoltura, infatti, non è solo fonte di cibo ma è anche indispensabile per mantenere la biodiversità, che è poi la forza delle coltivazioni italiane. Il 2010 è stato dichiarato dall’ONU “Anno della Biodiversità” e ha messo l’accento sulla progressiva scomparsa di aree verdi che solo in Italia corrispondono ogni giorno all’incirca all’equivalente di una dozzina di campi di calcio. E questo a causa dell’urbanizzazione, un fenomeno praticamente irreversibile una volta instaurato.
Un’area protetta può inoltre diventare un’importante leva economica, sia dal punto di vista energetico (bosco=legna=energia e canali fluviali=trasporto) come da quello della salute (minore inquinamento). Tuttavia parchi e boschi non vanno intesi come isole verdi, bensì come elementi di collegamento con gli spazi urbanizzati, come nella Pianura Padana che, solo nella cintura metropolitana che circonda Milano, conta ben 6 parchi con peculiarità diverse.
Per portare avanti questo impegnativo discorso l’Assessore Colucci ha avviato dal mese di luglio un confronto con le istituzioni e gli operatori locali sui sistemi verdi di Regione Lombardia, 5 tappe che hanno preso in considerazione le aree protette fluviali occidentali e orientali, quelle montane, le insubriche e, infine, quelle della cintura metropolitana. Durante ogni sessione sono stati numerosi i responsabili delle varie realtà delle aree protette che hanno preso la parola, esponendo problematiche, suggerimenti e progetti in atto.

Enza Bettelli