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ENTI E
MINISTERI
Disciplina della professione di Sommelier
La posizione ufficiale della FISAR
A
seguire la posizione ufficiale della FISAR (www.fisar.com)
con la pubblicazione integrale della lettera inviata al Presidente del
Senato Sen. Renato Schifani dal Presidente Nazionale Vittorio Cardaci
Ama.
La FISAR è dal 1972 protagonista nella formazione e nella cultura
della sommellerie italiana.
La FISAR è, insieme all'AIS, una delle due sole associazioni
di Sommelier con il Riconoscimento di Personalità Giuridica ai
sensi di Legge (Ric. Pers. Giuridica PI. n° 1070/01 Sett, I del 9.5.2001).
A Sua Eccellenza il Presidente del Senato
della Repubblica
Sen. Renato Schifani
Oggetto: Disegno di Legge n. 720 – Disciplina della professione
di sommelier e delega al Governo per la regolamentazione della materia
Gentile Signor Presidente,
Mi permetto di scriverLe a nome della F.I.S.A.R. – Federazione Italiana
Sommelier Albergatori e Ristoratori - che dal 1972 è impegnata
a diffondere in Italia, con alcune presenze all’estero (Brasile,
Giappone, ecc.), avvalendosi anche di docenti universitari e comunque
sempre con docenti qualificati, la cultura del vino. Come la consorella
AIS – Associazione Italiana Sommelier – la F.I.S.A.R., che
conta circa 10.000 iscritti ed è presente in quasi tutte le provincie
italiane, organizza annualmente corsi per il conseguimento della Qualifica
di Sommelier, per ottenere la quale occorre superare positivamente tre
livelli, ciascuno composto da 12-14 lezioni tematiche, con degustazioni
guidate di vini italiani ed esteri, visite a cantine ed incontri con tecnici
qualificati e personalità del mondo vitivinicolo e ristorativo.
In quasi quarant’anni di vita la F.I.S.A.R. ha affrontato e risolto
numerosi problemi organizzativi e gestionali, e gli sforzi sostenuti sono
stati davvero enormi sia sotto il profilo economico, ma soprattutto sotto
il profilo morale e delle risorse umane investite in un serio progetto
formativo che ha avuto nel corso degli anni, e continua ad avere, positivi
riscontri da parte delle istituzioni locali. Regioni, Province, Consorzi
di Comuni, Comuni, Comunità montane, Camere di Commercio e numerose
associazioni quali Enti fieristici, Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura,
Coldiretti, Cna, Pro Loco, ecc. si avvalgono, infatti, dei nostri programmi
per la formazione di personale qualificato da inserire nel mondo del lavoro
e dei nostri Sommelier per le Commissioni Provinciali dei vini DOC e DOCG,
per le Commissioni giudicatrici dei concorsi enologici, per l’organizzazione
di Mostre, Fiere del vino ed altre manifestazione enologiche in genere.
Gli Enti e le Associazioni citate hanno riconosciuto, anche sotto l’aspetto
prettamente sindacale, oltre che professionale, la figura del Sommelier
preparato dalla nostra Associazione che è stata e continua ad essere
inserita in molti contratti di lavoro e adeguatamente e utilmente impiegata
in vari campi dell’enogastronomia, soprattutto nel mondo ristorativo-alberghiero,
nelle enoteche, nei bar ma anche nelle cantine delle stesse aziende vitivinicole,
contribuendo sensibilmente ad innalzarne il livello qualitativo e di immagine.
Mi piace a questo punto ricordare che se “la figura professionale
del sommelier e le attività a questa riconducibili hanno assunto
negli ultimi anni un'importanza sempre crescente”, tanto da sollecitare
cinque Senatori a presentare un disegno di legge sull’argomento,
è indubbio che a valorizzare questa figura hanno contribuito essenzialmente
la F.I.S.A.R. e l’AIS, che sono le due associazioni di sommellerie
riconosciute giuridicamente e accreditate presso enti pubblici, associazioni
e importanti realtà private. Un Legge dello stato che regolamenti,
ma nello stesso tempo tuteli, la nostra figura non può quindi che
riempirci di orgoglio.
In merito alla formazione di una figura di Sommelier così come
proposto nel Disegno di Legge n. 720, la F.I.S.A.R. ritiene che la questione
debba essere valutata con molta attenzione per i riscontri che questa
avrà nel mondo del lavoro, non ultimo per i costi che un’azienda
dovrà sostenere per il suo inquadramento sindacale che dovrà
essere sicuramente diverso da quello odierno. Creare un albo per Sommelier
presso le CCIAA di competenza poi, può essere interpretato come
un tornare al passato, e andare contro i nuovi principi dell’Unione
Europea che tende ad eliminare od azzerare gli albi professionali. Va
inoltre sottolineato che il futuro Sommelier non potrà “certificare
la qualità di un vino” in quanto la certificazione deve essere
fatta esclusivamente su dati certi ed analitici di laboratorio con l’ausilio
di specifici panel e non su sensazioni del momento suscettibili comunque
di soggettività.
Il Sommelier raggiunge il suo scopo soprattutto quando diventa il punto
di congiunzione tra il produttore ed il consumatore finale aiutando quest’ultimo
ad orientarsi nel vasto mondo delle produzioni vitivinicole. Un Sommelier
quindi che comunica, informa e che contribuisce alla valorizzazione del
patrimonio enogastromico italiano perché il Sommelier è
anche un profondo conoscitore dei prodotti della gastronomia e dell’agricoltura
che sulla tavola si sposano meravigliosamente con i nostri vini.
Desidero ricordare, Signor Presidente, il nostro attento e continuo impegno
per un’intelligente cultura del bere e contro l'alcolismo. La F.I.S.A.R.
è infatti promotrice di una campagna dal titolo “La cultura
del bere per il rispetto della Vita” presentata ufficialmente in
un convegno da noi organizzato al Vinitaly 2008 e che quotidianamente
portiamo avanti nei nostri corsi con incontri formativi effettuati in
collaborazione con la Polizia Stradale e personale medico qualificato.
I risultati di questi incontri e dei test in queste sedi effettuati sono
stati riportati in articoli apparsi su importanti riviste di settore.
Una campagna sempre riproposta sul nostro sito ufficiale www.fisar.com,
e ripresa in numerose altre manifestazioni dedicate sia ai nostri associati
che agli operatori del settore.
Signor Presidente, Le rivolgo infine la richiesta di poter essere ascoltati,
come responsabili nazionali della F.I.S.A.R., nelle forme e nei modi che
Sua Eccellenza riterrà opportuni, mettendo fin d’ora a disposizione
i nostri 40 anni di esperienza e di cultura formativa e ciò durante
il cammino parlamentare della proposta di legge citata, che se approvata,
anche col consenso delle Associazioni interessate, segnerebbe un momento
veramente importante per tutto il mondo dell’enogastronomia italiana,
che è colonna portante anche del movimento turistico, così
fondamentale per l’economia del nostro Paese.
Nel ringraziarla per la cortese attenzione prestataci, restiamo in attesa
delle Sue determinazioni.
Con i nostri migliori saluti
Vittorio Cardaci Ama
Presidente Nazionale FISAR
Pisa, 17 luglio 2009
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