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ENTI E
MINISTERI
CRISI ORTOFRUTTA
Le cooperative di Italia, Francia e Spagna presentano al parlamento
UE proposte di rilancio del settore. Francia, Italia e Spagna sono i tre
principali paesi produttori di ortofrutticoli dell'UE: la produzione cooperativa
rappresenta il 76% della frutta ed il 64% degli ortaggi commercializzati
La crisi del settore ortofrutticolo investe da mesi tutti i paesi europei
e tutte le produzioni. È per questo che le organizzazioni cooperaive
italiane, spagnole e francesi hanno chiesto oggi, 10 novembre, alla Commissione
Agricoltura del Parlamento Europeo che il settore rimanga oggetto di un
sostegno e di un bilancio adeguato dopo il 2013 e che resti imperniato
sulle Organizzazioni di Produttori.
I rappresentanti del settore cooperativo di Francia, Italia e Spagna –
che sono i tre principali paesi produttori di ortofrutticoli dell'UE:
commercializzano il 76% della produzione comunitaria di frutta e il 64%
di ortaggi – hanno presentato oggi, nel corso di un incontro
con l’on. Paolo De Castro e altri membri della Commissione Agricoltura
del Parlamento europeo, un documento di proposte, chiedendo che venga
preso in considerazione in occasione dei prossimi dibattiti che si terranno
sul futuro della Politica Agricola Comunitaria e sulle disposizioni specifiche
in materia di OCM (Organizzazione Comune di Mercato) ortofrutticoli.
“Abbiamo convenuto – ha spiegato Davide Vernocchi, presidente
del Settore Ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative – che i produttori
e le loro cooperative debbano rafforzarsi in termini dimensionali e di
competitività per fare fronte ad un mercato in cui la domanda è
sempre più concentrata. Nello specifico, abbiamo chiesto: il mantenimento
di una OCM ortofrutticoli anche oltre il 2013, dotata di un bilancio specifico
per finanziare gli aiuti imperniati sulle OP e sui Programmi Operativi,
l'adeguamento e miglioramento degli strumenti di prevenzione e di gestione
crisi all’interno dell'OCM in previsione della campagna 2010, la
definizione nel quadro comunitario di un sistema orizzontale di "gestione
di crisi gravi", capace di garantire un reddito ai produttori.
“Altre proposte specifiche – spiega Gianluca Balzani di Legacoop
Agroalimentare - hanno riguardato: il mantenimento delle norme di commercializzazione
UE, il miglioramento delle condizioni di esportazione e l'opposizione
alla liberalizzazione delle importazioni, la necessità di misure
comunitarie per evitare abusi commerciali e per responsabilizzare la GDO,
con l’obiettivo di garantire la copertura dei costi di produzione
sopportati dagli agricoltori”.
Le organizzazioni firmatarie del documento sono: Fedagri-Confcooperative,
Legacoop-agroalimentare e AGCI-AGRITAL (Italia), Cooperativas Agroalimentarias
(Spagna) e FELCOOP, Federazione francese della cooperazione ortofrutticola
(Francia).
www.confcooperative.it
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