|
ENTI E
MINISTERI
Attuazione nuova OCM vino
Al via la ristrutturazione e riconversione vigneti. Miglioramenti
qualitativi e sostegno alle denominazioni
La Giunta Regionale Piemontese ha dato il via libera alla misura
di riconversione e ristrutturazione vigneti, uno dei provvedimenti attuativi
della nuova OCM vino (organizzazione comune di mercato europea), che permetterà
di migliorare il livello qualitativo delle produzioni e aumentare le superfici
a denominazione d’origine, sostituendo le varietà esistenti
o adeguandole a tecniche di coltivazione più efficienti. Nei prossimi
giorni verrà pubblicato il bando che consentirà a imprenditori
agricoli singoli e associati, cooperative e società di presentare
domanda di finanziamento: il 13 gennaio è infatti la scadenza entro
la quale le domande dovranno pervenire alle Province. “La misura
sulla riconversione e ristrutturazione vigneti – spiega l’Assessore
regionale Mino Taricco – è in linea con analoghi provvedimenti
varati negli anni scorsi ed è una delle misure previste dalla nuova
OCM vino. Consentirà di rinnovare il nostro patrimonio viticolo
verso le varietà più richieste dal mercato e di realizzare
interventi di miglioramento della qualità e delle modalità
di gestione, per rendere più razionali gli impianti e più
competitiva la nostra vitivinicoltura. Nel quadro complesso dell’attuazione
della nuova OCM vino, crediamo che questa misura possa rappresentare un
ulteriore sostegno a quella politica della qualità e della valorizzazione
delle denominazioni d’origine che da sempre costituisce il nostro
punto di forza.”
La misura, prevista dal Reg. CE n. 479/2008 e regolamentata dal Decreto
ministeriale 8 agosto 2008, è analoga a quella attuata in Piemonte
sin dalla campagna viticola 2000/2001: con la precedente misura sono stati
ristrutturati e riconvertiti vigneti su una superficie pari a 10.000 ettari
(il 20% del totale) a fronte di contributi erogati per 59 milioni di euro.
La superficie vitata del Piemonte, riferita ad aziende che producono per
il mercato, è pari oggi a 46.000 ettari, di cui 40.000 producono
vini a denominazione d’origine (oltre l’80%).
Gli interventi ammissibili riguardano la riconversione varietale, ovvero
il reimpianto con eventuale estirpazione di varietà di vite differenti
o il sovrainnesto su impianti già idonei; la ristrutturazione attraverso
modifiche ai sistemi di coltivazione o collocazione in posizioni più
favorevoli; il miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti. La
superficie minima ammessa è di 0,5 ettari, che scende a soglie
più basse per vigneti di montagna e altre condizioni particolari.
Le forme di contributo consistono in compensazioni per le perdite di reddito
dovute agli interventi di ristrutturazione e in un contributo per i costi
degli interventi stessi.
Priorità sono previste per le aziende che non hanno aderito al
regime di estirpazione a premio e non hanno beneficiato di aiuti analoghi
in passato, praticano agricoltura biologica e integrata o sono situate
in zone di montagna, per imprenditori giovani e per le donne.
Il bando sarà consultabile
nei prossimi giorni all’indirizzo:
http://www.regione.piemonte.it/agri/index.htm
|
|
|