ENTI E MINISTERI

Buonitalia a Toronto

Illustrato il progetto di cooperazione internazionale “Food Roots”. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con AICIG, Retecamere e l’Ufficio ICE di Toronto

“Abbiamo ritenuto molto importante illustrare anche in Canada il progetto di cooperazione internazionale Food Roots, già presentato in Giappone e a breve in Russia, che ha l’obiettivo di ripristinare una concorrenza leale fondata su regole comuni di mercato attraverso la divulgazione delle principali caratteristiche legate alle produzioni a denominazione di origine, alla base della posizione che l’Ue, con l’Italia in testa, sta portando avanti in sede Wto”. Lo ha dichiarato il Presidente di Buonitalia Spa, Walter Brunello, nel corso del suo intervento, questa mattina presso l’Intercontinental Hotel di Toronto, alla conferenza di presentazione del progetto di cooperazione internazionale “Food Roots”, volto a divulgare i principi alla base dei sistemi delle Indicazioni Geografiche. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche-AICIG, Retecamere e l’Ufficio ICE di Toronto.
“Nonostante l’attuale crisi economica mondiale che, per quanto riguarda l’export agroalimentare italiano, ha colpito maggiormente i rapporti con i Paesi extra-UE – ha spiegato Brunello – i dati relativi alle esportazioni alimentari italiane verso il Canada registrano, nel primo semestre 2008, un +9,2%. Dato sensibilmente importante se si considera la scarsa densità abitativa di questo Paese in proporzione alla sua estensione geografica”.
“L’attenzione che il mercato canadese rivolge alla nostra produzione agroalimentare e vitivinicola – ha proseguito il Presidente di Buonitalia Spa – è certamente legata alla forte presenza sul territorio di una grande comunità italo-canadese che ha contribuito ad introdurre nel Paese una vasta gamma di prodotti non conosciuti in precedenza dai consumatori locali e che oggi sono presenti, stabilmente, tra quelli che quotidianamente vengono acquistati dai canadesi”.
“In diverse proporzioni, le comunità italo-canadesi hanno fornito, nelle maggiori aree metropolitane del Paese, un importante punto di partenza per l'avvio e lo sviluppo di questi processi potenziati dalla contemporanea diffusione della ristorazione italiana anche nei centri minori – ha continuato Brunello - la presenza dell'agroalimentare italiano in Canada ha quindi una particolare importanza ed una delle conseguenze di questo forte apprezzamento è che anche qui, così come negli USA, si è sviluppato un forte fenomeno imitativo dei nostri prodotti causando notevoli problemi di concorrenza sleale e di accesso al mercato per diverse produzioni italiane. Basti pensare che il mercato nord americano - Usa più Canada - sviluppa complessivamente 21 miliardi di euro di fatturato relativo ai prodotti imitativi Italian Sounding, con la proporzione falso/vero di 10 contro 1, come dimostrato da uno studio sviluppato da INDICOD e Nomisma”.
“Ecco perché le informazioni che vogliamo divulgare attraverso questo progetto – ha concluso il Presidente di Buonitalia Spa – devono essere assimilate anche dal consumatore straniero affinché possa essere in grado di scegliere consapevolmente tra i prodotti di qualità certificata e i prodotti Italian sounding ingannevoli. È necessario dare risalto al valore aggiunto, in termini economici e di immagine, che un adeguato sistema di protezione delle indicazioni geografiche può fornire alle produzioni agroalimentari e a tutto il territorio di riferimento”.

Ufficio Stampa Buonitalia
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