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SCHEDE
TAGLIO DELL'IVA DAL 20 AL 10% PER IL VINO: LA PROPOSTA
AL GOVERNO E' DEL PIU' GRANDE IMPRENDITORE VITIVINICOLO D'ITALIA, GIANNI
ZONIN
"Tagliare l'Iva dal 20 al 10% sul vino italiano". Gianni
Zonin, uno dei più grandi ed importanti vignaioli d'Italia (1.800
ettari di vigneti in sette regioni d'Italia: dal Piemonte alla Toscana,
dal Veneto alla Sicilia) lancia al Governo una proposta per allentare
la stretta dei consumi e spiega la ricetta per prevenire possibili crisi
di mercato. "Il nostro vino è ammalato - spiega - per ora
non è grave, ma non bisogna sottovalutare la situazione, perché,
senza cure adeguate, i raffreddori rischiano di diventare polmoniti".
Sul bilancio enologico italiano pesa, infatti, il difficile momento: oltre
alla crisi economica che limita la spesa dei consumatori finali, si aggiungono
la forte concorrenza dei nuovi paesi produttori, l'effetto euro e non
ultimo i prezzi, talvolta troppo alti per le tasche più comuni.
"Su questo aspetto per la filiera del vino, dal produttore al ristoratore,
è tempo di fare - aggiunge Zonin - un esame di coscienza serio,
ma è arrivato il momento che anche il Governo dedichi una particolare
attenzione al settore più importante dell'agricoltura italiana,
sia per i suoi 800.000 addetti sia per i 3 miliardi di euro che il suo
export genera, sia perchè ha grandemente contribuito all'immagine
di qualità "made in Italy" nel mondo. In grazia di tutto
ciò vorremmo che il Governo intervenisse per aiutarci a superare
il momento di sofferenza che la nostra vitivinicoltura sta vivendo".
Per tornare a volare alti sui mercati e convincere i consumatori ad investire
nel vino di qualità servono misure veloci e concrete e Gianni Zonin
non ha dubbi: "far pagare al vino meno tasse, in altre parole abbassare
l'Iva dal 20% al 10%, tutto questo per spingere il mercato contenendo
i prezzi finali e svegliare i consumatori dal loro torpore".
Anche gli imprenditori sono, comunque, chiamati a fare la loro parte,
con un occhio sempre attento alla qualità ma anche e soprattutto
con un contenimento dei costi. "Le strade sono tante - avverte Gianni
Zonin - ma credo che le piccole aziende debbano cominciare a pensare ad
allargarsi. Sono convinto che le aggregazioni e le fusioni siano una strada
obbligata nel prossimo futuro. Per fare una buona azione di marketing
bisogna avere delle dimensioni che garantiscano almeno una certa quantità
di prodotto sul mercato altrimenti si è fuori dai giochi importanti.
Data l'attuale situazione - chiosa Zonin - parecchie piccole aziende difficilmente
sopravviveranno se non si metteranno assieme".
Gambellara, 27 maggio 2004
Relazioni con la stampa:
Alessandro Regoli, Irene Chiari, Eleonora Ciolfi
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