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LUOGHI
Strade del Vino: scendono in campo politici siciliani d’alto livello
L’incontro, tenutosi al Vinitaly
il 31.03.2007, ha fatto il punto su prospettive, programmi e problematiche
delle offerte enogastronomiche delle Strade del Vino.
L’Incontro sulle Strade del Vino
tenutosi al Vinitaly il 31.03.2007 ha assunto i toni di un incontro di
alto livello malgrado la non voluta assenza dell’on. Raffaele Lombardo,
presidente della Provincia Regionale di Catania, che l’aveva fortemente
proposto: questo , grazie ai sagaci interventi dell’Assessore Regionale
all’Agricoltura, prof. Giovanni La Via, dell’on. Giuseppe
Castiglione, deputato europeo e Membro della Commissione Europea per l’agricoltura
e lo sviluppo rurale e del dr. Orazio Pellegrino, Assessore Provinciale
alle Politiche di Valorizzazione dell’Etna. A questi interventi
“politici” hanno fatto da contraltare tecnico le riflessioni
di Davide Contri, Membro della Giunta esecutiva dell’ Associazione
Nazionale delle Città del Vino e Direttore della Strada dei Vini
Modena e Bologna, di Maurizio Ninfa, Direttore Associazione Strada del
Vino dell’Etna, nonché di Elio Archimede Coordinatore delle
5 Strade del Vino del Piemonte e direttore dell’Associazione Italiana
delle Enoteche pubbliche e delle Strade del Vino. Ha concluso gli interventi
il cav. Giuseppe Benanti, Presidente dell’Associazione Strada del
Vino dell’Etna.
Ma andiamo con ordine.
Giovanni La Via, che ha iniziato il suo intervento alle 10 e 20, con cronometrica
precisione, ha voluto ricordare che oggi quando si pensa ad iniziative
di grande respiro come quelle di organizzare l’offerta enogastronomica
di una grande Regione come la Sicilia non si può prescindere da
un lavoro sinergico fra i diversi operatori e in particolar modo fra organismi
pubblici come gli assessorati dell’agricoltura, del turismo, dell’ambiente,
delle politiche produttive, dell’artigianato e così via.
E in questo senso, nella prima bozza del documento di Programma di Sviluppo
Rurale che andrà ad interessare tutto il territorio isolano nei
prossimi 6 anni (2006-2013), e che è stata presentata a Palermo
il 6 febbraio u.s., sono state inserite anche le Strade del Vino (pagg.
14, 33 e 172) come attori di merito per lo sviluppo e il sostegno dell’enogastronomia
siciliana. A questa, che ci è sembrata un’ottima notizia,
ha fatto seguito Giuseppe Castiglione che ci ha riferito di una recentissima
visita (il 27 marzo u.s.) sul territorio etneo del Commissario Europeo
per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, Mariann Fischer Boel. Con
l’insigne visitatrice, dopo aver mostrate le realtà produttive
orticole, agrumicole e vinicole locali, si è insistito affinché,
a seguito delle istanze presentate da tutti Paesi dell’area mediterranea
oltre a Germania ed Austria, Bruxelles abbia a dichiarare l’anno
2008 come “Anno europeo dell’enoturismo e dell’Educazione
al gusto”. Dello stesso avviso di La Via, Orazio Pellegrino, che
più di tutti ha posto l’accento sulla stringente necessità
che organismi diversi abbiano a muoversi in stretto concorso fra di loro
e non solo quelli operanti all’interno di uno stesso Ente (come
la Provincia) ma anche appartenenti a Enti differenti (Camera di Commercio,
Parco dell’Etna e altro). A suo avviso, comunque, un rilancio dell’idea
federativa delle Strade del Vino darebbe più forza a tutto il comparto
turistico legato all’enogastronomia.
Abbiamo ascoltato quindi, con attenzione, le voci di due dei maggiori
esperti nazionali sull’argomento Strade del Vino, i quali vivono
quotidianamente sul campo le loro difficili realtà operative. Davide
Contri, direttore della Strada dei Vini e dei Sapori “Città
Castelli Ciliegi” che interessa un vasto bacino compreso fra le
città di Modena e Bologna, ha voluto ricordarci che la sua organizzazione
conta ormai ben 14 dipendenti con una ricaduta in termini lavorativi,
assolutamente non trascurabile. Alle proposte enogastronomiche si affiancano
quelle culturali secondo un principio generale che il turismo non è
solo pernottamento e alimentazione: la riprova di essere sulla buona strada
lo si ha dal fatto che mentre la vicina costa romagnola ha perso nell’ultimo
anno il 20 % dei visitatori, la Strada dei Vini li ha acquisiti. L’oratore
ha concluso ricordando che le Strade del Vino Emiliano-Romagnole saranno
inserite, anche qui come in Sicilia, nel prossimo P.S.R. e ha insistito
sul fatto che, a suo parere, il contenitore naturale delle Strade del
Vino c’è già ed è l’Associazione Nazionale
delle Città del Vino. Di tutt’altro avviso, Elio Archimede
che vede nella dirigenza delle Città del Vino – composta
per statuto da Sindaci e da loro Delegati – una decisa limitazione
operativa, dovuta all’opprimente presenza pubblica, che potrebbe
inibire nelle Strade del Vino un’azione collegiale pubblico-privato
e la conseguente volontà di fare impresa. In sostanza, meno politici
e meno organizzazioni sindacali, rimane il messaggio di Archimede cui
si affianca, seppur con qualche distinguo, Maurizio Ninfa, per il quale,
peraltro, si deve assolutamente creare, nel più breve tempo possibile,
un coordinamento nazionale per le Strade del Vino.
Più pragmaticamente, Giuseppe Benanti si chiede, nelle sue conclusioni,
se esiste in Italia una reale cultura del territorio e dell’accoglienza
e se non sia meglio, allo stato attuale, rivedere il tutto con un po’
più di modestia e ripartire da capo creando strutture consortili
(magari con l’ausilio di Camere di Commercio e Province) capaci
di organizzare il sistema, di coordinare i rapporti fra produttori grandi
e piccoli e di creare marchi di qualità per i prodotti da proporre
alla vendita in apposite strutture territoriali recuperate da vecchi edifici
rurali. Il tutto spiegando all’agricoltore e agli altri operatori
il significato dell’operazione e imponendo severi controlli qualitativi.
Nel breve dibattito a seguire, Giuseppe Spina, direttore del Parco dell’Etna,
ha ripreso le parole di Benanti insistendo sulla necessità di sistemare
e riorganizzare le Strade esistenti, mentre Vincenzo Cusumano, della Strada
di Alcamo, ha aggiunto che è opportuno aggregare ciò che
esiste per fare massa critica e poter raggiungere un elevato valore di
sistema.
Testo redatto a cura di:
Simposio Snc di Carlo Ravanello & Cinzia Tosetti
Tel e fax 010/267777 347.2347826 348.7643946
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