LUOGHI
"L'Oltrepò Pavese - ricorda Carlo Pietrasanta, presidente del Movimento Turismo del Vino Lombardo - è notoriamente la zona della Lombardia più ricca di vigneti, qualcosa come 15 mila ettari vitati, la più vasta "cantina" della regione. Santa Maria della Versa è il Comune noto come "capitale del Pinot spumante", mentre la vicina Rovescala è riconosciuta come capitale della Bonarda, vitigno autoctono che, nelle sue varie versioni, può accontentare tutti i palati".
In Valle Versa come in tutto l'Oltrepò l'attrattiva principale è il paesaggio fatto di dolci colline ricoperte di vigneti ben disposti, con i borghi arroccati, ricchi di storia, di aria buona e di ottime proposte enogastronomiche. A Canevino una delle aziende vitivinicole più interessanti è la Caseo, dove cospicui investimenti della famiglia Naro e la bravura dell'enologo Marco Goia fanno prevedere ottime annate.
A Rovescala, di sicura origine romana, i resti trovati in una villa patrizia del II secolo dopo Cristo testimoniano che già allora qui si produceva vino. Alcuni reperti sono conservati nei sotterranei del Castello di Luzzano, gelosamente custoditi da Giovannella Fugazza, donna del vino e di grande cultura.
Qui vicino, in un'altra
tenuta, la Scarpa-Colombi di Bosnasco, ricavata in una affascinante villa
settecentesca costruita sui resti di un castello medievale, si svolge
ogni anno in giugno il Bonarda Festival, proprio per sottolineare la vocazione
della zona, all'insegna di un vino interessante, che si presenta con diverse
sfumature, giovane di pronta beva o impegnativo di struttura, adatto anche
ad invecchiamento ed affinamento in barrique.
Solo vino rosso e
solo Bonarda "fermo" viene prodotto nella azienda Montenato
Griffini, sempre a Bosnasco, tanto è vero che in etichetta questo
Bonarda viene chiamato "Puntofermo", l'altro Bonarda. |