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LUOGHI, FATTI E
PERSONE
UN SONDAGGIO DI WINENES SUL TURISMO DEL VINO.
Variegato ed interessante il profilo che emerge dal sondaggio-inchiesta:
l'enoturista medio - maschio con un'età compresa fra i 30 e 45
anni, elevato titolo di studio e livello socio-economico medio/alto -
per un classico eno-weekend (due giorni: sabato/domenica), tutto compreso
(trasporto, soggiorno, musei, enogastronomia ...), è disposto a
spendere da 200 a 250 euro (nel 27% degli intervistati), da 150 a 200
euro (26%), da 100 a 150 euro (24%), per arrivare addirittura alla soglia
massima dei 500 euro (14%). Le mete preferite sono, naturalmente, i territori
di produzione, scelti sì per il fascino delle bottiglie di qualità
ed atmosfera delle cantine (17%), ma soprattutto per la bellezza del paesaggio
(24%), l'arte, la storia e la cultura (18%), così come per la gastronomia
tipica di ristoranti e osterie (17%) e per i diversi eventi del territorio
(16%). In testa alla classifica delle mete più gettonate (dove
mediamente aumenta anche la capacità di spesa da parte del turista,
come pure, però, la richiesta di qualità), quasi a pari
merito, svettano, tra le oltre 60 citazioni, il Chianti, le Langhe e Montalcino,
territori cult dell'enoturismo; a seguire, il Collio, Montefalco, Monferrato,
Conegliano, l'Oltrepò Pavese ed i Castelli Romani; in forte progressione
anche la Franciacorta, l'Alto Adige e la Valpolicella. Ed è proprio
sul fronte degli eno-distretti che gli enonauti hanno dimostrato un'ottima
conoscenza, elencando e classificando ogni vino rispetto al territorio
di origine: in vetta, nell'immaginario collettivo, il binomio "Brunello
- Montalcino" (25% degli intervistati), quindi "Barolo - Langhe"
(22%), seguito da "Chianti Classico - Toscana" (18%). Ad una
certa distanza seguono "Barbera - Monferrato", "Collio
- Friuli Venezia Giulia", "Sagrantino - Montefalco", "Amarone/Valpolicella",
"Franciacorta - Franciacorta". Ed a seguire ancora "Lambrusco
- Emilia", "Prosecco - Valdobbiadene/Conegliano", "Marsala
- Sicilia" e "Verdicchio - Marche".
Ma gli enonauti italiani - che vanno alla scoperta dei distretti
del vino non in un'ottica di fare acquisti di prodotti dell'enogastronomia
a buon mercato, ma con il chiaro intento di conoscere e capire le caratteristiche
di un territorio (la suggestione dell'ambiente, del paesaggio e della
cultura locale, l'atmosfera della cantina, la gastronomia tipica dei ristoranti
ed osterie, la ricchezza del patrimonio artistico e culturale, l'affascinante
artigianato artistico e tradizionale
) - non solo arrivano, guardano,
assaggiano e degustano vino: tranne una sparuta minoranza (4%), nei loro
tour enoturistico, tornano a casa anche con una piccola scorta di bottiglie.
Per almeno tre "pezzi" da mettere in collezione, o da bere con
gli amici a cena nei giorni seguenti, i turisti del vino sono disposti
a spendere da 30 a 45 (nel 30% degli intervistati), da 15 a 30 euro (23%),
da 45 a 60 (21%), da 60 a 90 euro (11%); oltre la soglia dei 90 euro si
spinge solo il 12% e, sotto i 15 euro, solo il 3%.
Nel sondaggio condotto da www.winenews.it,
non mancano le sorprese, purtroppo anche negative. A cominciare dai prezzi,
che sono letteralmente "saltati". Ma c'è di peggio: secondo
il 60% degli intervistati, l'offerta del turismo del vino è attualmente
in Italia caratterizzata da improvvisazione, individualismo ed episodicità.
E l'accoglienza nelle cantine (in termini di accessibilità, orari,
servizi e cura del turista) è definita scarsa dal 27% degli enonauti
e appena sufficiente dal 40% (è buona, invece, per il 31%; eccellente
solo per il 2%). Un bilancio sconfortante che da corpo a non pochi problemi.
Al tirar delle somme, siamo insomma lontani anni luce dai modelli francese
e americano che hanno dimostrato sul terreno e nel tempo un'efficacia
a tutta prova.
INFORMAZIONI
Alessandro Regoli, Irene Chiari
Eleonora Ciolfi, Leonardo Roselli
53024 Montalcino (Siena)
Studio: 0577/848609 - Cell. 348/2249452 - 348/7923559
E-mail: info@winenews.it - Web:
www.winenews.it
Associazione Go Wine
Massimo Corrado, Elena Menardo
Piazza Risorgimento, 5 - 12051 Alba (Cuneo)
Tel. 0173/364631 - Fax 0173/361147
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