LUOGHI, FATTI E PERSONE

UDIRTÀ - Unione per la Difesa della Ristorazione di Qualità

Dallo scorso 8 novembre UDIRTÀ invita a tavola nei suoi ristoranti gli amanti della buona cucina, della cucina del territorio, sviluppatasi nella professionalità della ristorazione di qualità all'insegna della cultura di materie prime, arte cucinaria e servizio non solo da valorizzare ma da difendere.

Il programma è allo stesso tempo di una semplicità avvincente e di una sfida coraggiosa alla pomposità di certa comunicazione e di certa abitudine ad atteggiamenti di grancassa o di lobby mascherata. La sfida all'opinione pubblica non poteva avvenire in un momento meno favorevole e distratto dalla tendenza a ridurre quasi ogni proposta a una pubblicità del potere.

Chi, dove, da quando e perché?

Sono in grado di esprimere un parere di parte, in quanto coinvolto stakeholder non protagonista fino dalla genesi. Con me sono tanti altri dispersi e isolati nella molteplicità degli stili di vita italiani, ma orgogliosi di un patrimonio da arricchire più che da consumare. Stakeholder non protagonista in quanto i veri protagonisti sono i soci della novella UDIRTÀ, quei maestri di cucina che dal quattroicentesco Maestro Martino.

L'Art 4 dello Statuto

" Possono essere soci ordinari i ristoratori, conduttori o chef di ristoranti seriamente impegnati a perseguire sempre un principio di qualità delle materie prime. Della cucina e del servizio in sala. L'appartenenza a UDIRTÀ può comportare la rinuncia a fare parte di altre associazioni concorrenziali secondo valori e criteri stabiliti dall'assemblea.
Può essere socio onorario chiunque si sia distinto per la promozione e la valorizzazione della cultura enogastronomica italiana. "


L'Art 3 recita:

" UDIRTÀ è un'associazione senza scopo di lucro, apartitica, apolitica e aconfessionale. Si propone come finalità la valorizzazione e lo sviluppo della ristorazione italiana di qualità attraverso strumenti ed iniziative editoriali e culturali, di comunicazione, promozione e sponsorizzazione, a sostegano della rappresentatività dei soci nelle istanze di natura economica, giuridica, fiscale, normativa e di pubbliche relazioni, nei confronti delle istituzioni locali, nazionali ed estere, delle associazioni di categoria e sindacali, del mondo delle imprese, della stampa e dei media…" Omissis, segue l'elencazione degli " strumenti che UDIRTÀ si dà per il raggiungimento del fine".

Lo scopo

Confermato da quanto sopra esposto ci troviamo di fronte alla nascita di un organo associativo di pieno diritto, sorto per rispondere con semplicità avvincente e sfida coraggiosa a quanto già esiste e opera nella società italiana per proteggere, promuovere, diffondere, valorizzare la nobile professionalità di cuochi, proprietari e gestori di ristoranti.

Evidentemente il progetto e la decisone della sua attuazione, a lungo meditata e discussa, trova fondamento da una non celata insoddisfazione di una organizzazione socio-politica non più adatta a sostenere le istanze, le pressioni interne ed esterne, la competitività dei soci con gli strumenti a disposizione del complesso settore dell'alimentazione. L'evoluzione del sistema ha accresciuto il senso di isolamento determinato dalle pressioni esercitate all'interno di organismi di fatto poco rappresentativi delle aspettative - anche se in numero consistente - della imprenditorialità della ristorazione di qualità, non solo piccola o di natura familiare.

A questo riguardo ai professionisti della comunicazione non può sfuggire quanto il distacco e la contrapposizione tra organizzazioni dell'imprenditorialità della ristorazione che si trova divisa in comparti non comunicanti (associazioni alberghiere, associazioni di ristorazione, agriturismo, ecc) pesi nella opportunità di richiamare l'attenzione della società politica e civile che frequenta i loro esercizi alle peculiarità che ne caratterizzano la missione, le proposte e il contributo alla crescita culturale ed economica della società stessa.

Ancora una spiegazione e una testimonianza.

L'elenco dei "padri" fondatori comprende Soci che, nella caratterizzazione della "qualità", operano in tutte le fasce della ristorazione: da qualifiche stellate a qualifiche di operatori di nicchia, da esercizi a carattere familiare a ristorazione di élite e internazionale o alberghiera.

Personalmente sono entusiasta di questo taglio trasversale che testimonia il raggiungimento di una piena maturità professionale: trasversalità di livello, di proposta, di ricercatezza o semplicità di ambiente, di sobrietà o eccellenza dei servizi. Non solo di qualità intesa come caratteristica gemellata con la buona cucina, ma di quella qualità la cui definizione si è ricercata anche nel percorso del libro bianco della alimentazione per specifico dovere della Comunità Europea.

Essa comprende la difesa contro ogni pericolo di alterazione e di sofisticazione, ogni pratica di corretta interpretazione di scienza dell'alimentazione sviluppatasi in un percorso millenario che la coscienza culturale del "cuoco" ha fatto propria nella sua storica evoluzione quale primo ed esperto protagonista.

Siamo eredi della cultura della tavola, da quella greco-latina alla monastica che l'ha diffusa e incrociata con usi e tradizioni di regioni e di altre genti, a quella della ristorazione pubblica nata in Europa e sviluppatasi nell'Ottocento, alla internazionale della ristorazione gastronomica diffusasi e interpretata nel mondo in parallelo alle conquiste della scienza dell'alimentazione, dell'arte e delle tecniche di cucina, di conservazione, di distribuzione, di salute, di costi e di sussidiarietà.

Molti di questi argomenti, e altri di carattere più contingente, sono stati oggetto delle dichiarazioni e propositi enunciati dal Vice Presidente di UDIRTÀ Vittorio Fusari, dal suo Presidente onorario Aimo Moroni, dal Segretario Matteo Scibilla al primo convegno nazionale della Ristorazione di Qualità che ha avuto luogo domenica 14 novembre al Salone dei Sapori, in Fiera a Milano: prima uscita pubblica della "Unione per la tutela della ristorazione di Qualità", promossa a tamburo battente.

Dopo l'evento sono state raccolte le prime adesioni dai ristoratori, sono state recepite o raccolte idee e proposte. Tutto ancora si deve attuare, ma la partenza è formalmente e idealmente completata. L'appuntamento per un dibattito ampiamente concertato e aperto alle ombreggiature dei territori della penisola che si proponga di allargare notevolmente il numero degli aderenti fino a diverse centinaia o alcune migliaia di soci servirà a determinare le linee-guida operative di UDIRTÀ.

L'evento avrà luogo agli inizi del 2005, nei mesi di gennaio o febbraio, in una grande città del nord Italia (le candidature più probabili sono Bologna o Milano) ma non si esclude un forte protagonismo a Roma e nel Sud, in una sede attraente per un'eco favorevole.

Fin d'ora nello specifico comunicato stampa UDIRTÀ intende impegnarsi in maniera sistematica nella valorizzazione e promozione della ristorazione italiana di qualità, con particolare attenzione alla salvaguardia delle specificità della nostra cucina in ogni sua declinazione, sia essa più legata alla tradizione e al territorio, sia essa d'ispirazione più moderna e creativa.
Il DNA del cuoco lo contempla: ciascuno dei grandi è stato il creatore del piatto di riferimento per la sua epoca.

La presenza di un riferimento alla tradizione e alla specificità del territorio è lo spezzone genetico fondamentale del concepimento. La nomina di Aimo Moroni alla presidenza della novella associazione non poteva trovare un testimone più meritevole per dedizione, amore, professionalità e convincimento ai valori del patrimonio dei sapori nazionale, da Trapani a Trieste, all'approfondimento, all'appagamento alla consapevolezza della virtù del gusto.

Agora Ambrosiana è lieta di potere seguire e informare ASA sull'evoluzione del progetto da questo sito. E' proposito di AA e ASA di mettere a disposizione della stampa sia i comunicati ufficiali di UDIRTÀ che potenziali approfondimenti e dibattiti dei soci.

La personale partecipazione ed esperienza quale "persona interessata" o "stakeholder" agli incontri che da oltre un decennio erano stati alla origine di un'iniziativa "In difesa della buona Italia…" e, recentemente, ai tentativi di ricupero di un'identità che andava incontro a una diluizione progressiva e declinante nelle decine di migliaia di esercizi di ristorazione collettiva e privata di ogni genere sono gli ingredienti che ci fanno ritenere di essere apertamente favorevoli al progetto.
Nel passato ne sarebbe stata orgogliosa l'Accademia Italiana della Cucina, da Orio Vergani a Nuvoletti, i cui aneliti di piacere gastronomico e di orgoglio di essere parte del territorio e della sua cultura furono per tutta la vita sostenuti da una colonna portante: quel Dino Villani che tanto fece per la cultura e il piacere del bello e del buono del nostro paese.

Ringrazio ASA per la possibilità facilitare e salvaguardare libero accesso dei giornalisti alle fonti dirette d'informazione.
Ritengo che l'iniziativa possa illuminare di nuova luce un gruppo di operatori dell'enogastronomia che intende interloquire direttamente con utenti e stakeholders nei settori di attività elencati all'articolo 1 dello statuto di ASA: dall'agricoltura, all'acquacoltura…

Enzo Lo Scalzo



COMUNICATO STAMPA

UDIRTÀ (Unione per la Difesa della Ristorazione di Qualità)

In data 8 novembre 2004 è nata a Milano UDIRTÀ, Unione per la Difesa della Ristorazione di Qualità. L'evento si è svolto presso l'Hotel Four Seasons a partire dalle ore 11.
UDIRTÀ è un'associazione senza scopo di lucro avente come finalità la valorizzazione e lo sviluppo della ristorazione italiana di qualità. Da tempo è ormai matura l'esigenza di una tutela appassionata della specificità della cucina italiana. La stessa nuova Europa, così ricca di opportunità e sfide, richiede a viva voce che ciascun Paese salvaguardi le proprie particolarità.
Per questo motivo UDIRTÀ, sorta con un'anima inizialmente lombarda per necessità di semplificazione logistica, intende farsi portavoce dei suoi princìpi guida nello scenario europeo, anche a livello di dialogo con le istituzioni politico-sindacali già esistenti. L'intento non è quello di una scissione né di una contrapposizione rispetto alle famose guide enogastronomiche o alle altre associazioni di categoria, bensì quello di riunire in maniera indistinta ogni libera espressione della cucina di qualità, sia essa più legata alla tradizione e al territorio, sia di matrice più moderna e creativa.
L'ingresso in UDIRTÀ non è quindi riservato unicamente ai ristoranti di alta fascia, ma a tutte quelle realtà - anche piccole e decentralizzate - che hanno sposato nella loro filosofia lavorativa la ricerca della qualità, quotidianamente perseguita a livello di offerta gastronomica e di servizio al cliente.
Il concetto di fondo che ha mosso questo gruppo iniziale di Soci parte dalla consapevolezza che la ristorazione di qualità rappresenta un vero e proprio volano economico per la nostra nazione, dal momento che genera turismo e cultura e si configura come una fondamentale declinazione del made in Italy.
La quotidiana ricerca della qualità in tavola mette in campo problematiche specifiche, non sempre in linea con quelle della sterminata categoria dei pubblici esercizi, che i Soci UDIRTÀ intendono far riconoscere e rispettare dagli interlocutori politico-istituzionali.
La giornata di ieri, che ha siglato la nascita ufficiale dell'Unione, ha visto la presenza dei seguenti Soci:
Aimo Moroni - Il Luogo di Aimo e Nadia (Milano), nominato Presidente onorario
Vittorio Fusari - Il Volto (Iseo), nominato Vice Presidente
Matteo Scibilia - Osteria della Buona Condotta (Ornago), nominato Segretario
Mauro Piscini - Miramonti L'Altro (Concesio)
Marco Niccoli - Ristorante La Tavernetta da Elio (Milano)
Pia Marsella - Trattoria Piero e Pia (Milano)
Tonola Antonio - Ristorante Lanterna Verde (Villa di Chiavenna)
Enrico Gerli - Ristorante I Castagni (Vigevano)
Franco Radici- Ristorante La Sprelunga (Seveso)
Sergio Mei - Four Seasons (Milano)
Giuseppe Zola - Mama Cafè Restaurant (Milano).
Ai primi Soci, riuniti in Assemblea in una stanza appositamente riservata all'interno dell'Hotel, è stata data lettura dello Statuto che regolamenta il funzionamento e gli organi di UDIRTÀ (Consiglio Direttivo composto da 7 membri, Assemblea annuale), nonché dell'atto costitutivo precedentemente approvato in sede notarile.
UDIRTÀ ha anche elaborato un decalogo, che sintetizza in 10 punti le linee guida in cui ciascun Socio deve riconoscersi e a cui deve necessariamente aderire, pena la radiazione. Tra questi, si segnalano: la conoscenza e il rispetto della nostra tradizione culinaria, l'uso rigoroso di materie prime di qualità, l'osservanza delle normative vigenti e l'aggiornamento professionale costante.
La presentazione ufficiale alla stampa italiana ed estera e il notevole ampliamento dei Soci fino a diverse centinaia sono fissati per i primissimi mesi dell'anno prossimo, con un grande evento mediatico in fase di definizione.

Per informazioni contattare l'Ufficio Stampa di UDIRTÀ presso:
the C' comunicazione - dott.ssa Elena Ruzzolini
Via Parmigianino 16 - 20148 Milano
Tel. +39 024817630 int. 249
Fax. +39 024693212
elena@the-c.it

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