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LUOGHI, FATTI E
PERSONE
TARANTO
Da
Milano a Taranto si arriva direttamente in nove ore di treno, un super
treno, l'Eurostar 500, che parte ogni giorno alle 13,05 dalla Centrale
di Milano e arriva a Taranto alle 22,15. A bordo il servizio di ristorazione
e caffetteria è svolto da Chef Express, divisione del Gruppo Cremonini,
leader del settore in Europa, che dimostra di tenere in giusta considerazione
il prodotto agroalimentare tipico italiano: dopo l'esperienza dei "treni
gourmet" ispirati dallo chef romano Antonello Colonna, una iniziativa
interessante si è svolta proprio sull'Etr 500 Milano-Taranto. Un
prodotto tipico del Sud Italia, il fico d'India, è stato offerto
ai passeggeri come fine pasto, irrorato da un liquore tradizionale, l'Elisir
San Marzano Borsci, che la famiglia Borsci produce a Taranto dal 1840.
"Una iniziativa assai gradita - commenta Aldo Orfei, consulente organizzativo
di Chef Express - e che ripeteremo sui nostri treni per altri prodotti
tipici italiani".
Ma parliamo di Taranto, città che molti italiani devono ancora
scoprire. Divisa in due dal ponte girevole, che permette di superare il
canale che unisce il Mar Grande dal Mar Piccolo, la città ha una
parte antica, le cui origini risalgono alla fondazione greca, nel secolo
VIII avanti Cristo e una moderna, ottocentesca, con strade rettilinee
e spaziose. Consigliamo di iniziare dallo storico Ponte di Pietra e da
Piazza Fontana, dove è anche il mercato del pesce (notissime le
cozze tarantine, dagli allevamenti nel Mar Piccolo). Una torre
dell'Orologio del secolo XVIII introduce alle vie strette e tortuose della
città vecchia, in parte ancora da ristrutturare. Ammiriamo la chiesa
di San Domenico Maggiore, del 1300, con magnifico chiostro e poco lontano
Palazzo Pantaleo del 1770. Il Duomo di San Cataldo, fondato nel 1071,
è caratteristico per la presenza di stili di diverse epoche, dal
barocco al bizantino al romanico. Numerosi i palazzi nobiliari, con inaspettati
sotterranei che un tempo conducevano al castello aragonese costruito nel
1481 sul canale navigabile. Nella città nuova una tappa consigliata
è al Museo Archeologico, dove sono conservati vasi, sculture, terrecotte,
mosaici e reperti che risalgono al fastoso periodo della Magna Grecia
(esposti anche i famosi ori ellenistici di Taranto).
Tra le specialità culinarie, oltre alle citate cozze, ricordiamo
il pesce in generale, di cui il mare tarantino è ricco, i potenti
vini rossi, tra cui il Primitivo di Manduria (ottimo anche il Bianco di
Martina Franca), l'olio extravergine d'oliva (super quello selezionato
da Nastasia, a Fragagnano), le mozzarelle e le burratine di Pietro Marzulli,
per finire con l'elisir Borsci, ottimo liscio come digestivo (ma è
improprio definirlo "amaro"), ottimo anche diluito, come aperitivo
o long drink, esalta il gusto del caffè e del gelato, nobilita
i dolci alla frutta e i dessert in generale. Tra tutti, un ristorante
consigliato: il "Faro" nella nuova sede affacciata sul Mar Piccolo,
in contrada Leggiadrezze.
Roberto Vitali, 6 gennaio 2004
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