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LUOGHI, FATTI E
PERSONE
PINCHIORRI, TEMPIO MONDIALE DELL'ENOGASTRONOMIA
E' in Italia, per la precisione a Firenze, il tempio mondiale
dell'enogastronomia. Per la prima volta nella storia, l'Accademia internazionale
della cucina, con sede a Parigi, ha conferito l'annuale ambitissimo Grand
Prix al Ristorante Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei quattro ristoranti
italiani premiati dalla Guida Michelin con le mitiche «tre stelle».
Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Giorgio Pinchiorri
e alla moglie Annie Feolde, la coppia che dal 1968 ha unito i destini
personali a quelli della cucina italiana e che ha trasformato l'antica
dimora fiorentina di Giovanni da Verrazzano in un vero e proprio «santuario»
della gola frequentato da una clientela internazionale che arriva a Firenze
con jet personali e che paga decine di migliaia di euro per degustare
le proposte gastronomiche e soprattutto i vini esclusivi dell'Enoteca.
Pinchiorri possiede, infatti, una delle più importanti collezioni
del mondo: 142 mila bottiglie per un valore di svariati milioni di euro.
Alcune annate storiche di Montrachet, Petrus o Margaux o rarità
(come lo Chateau d'Yquem del 1896: 7.500 euro la bottiglia) sono introvabili
anche in Francia.
Tra i piatti-simbolo del Ristorante entrati nei cuori dei gourmet ricordiamo
i gamberoni fritti con misticanza di verdure e brodo di crostacei allo
zenzero; l'aragosta impanata alle olive verdi con gnocco di semolino,
mousse di baccalà e crostacei; il risotto alle erbe aromatiche
con il foie gras; i tranci di rombo in casseruola con patate, cipollotti
e petali di pomodoro al timo; il carré d'agnello marinato con rafano
all'aceto, pepe di Sechuan e fave di cacao servito con fagiolini all'aglio,
crema fritta e pancetta croccante. Ed ancora - e siamo al dessert - gli
involtini di mango caramellati e farciti di banana appassita, crema di
ricotta e granita al Moscato d'Asti per chiudere in gloria con tre variazioni
di cioccolato: ai lamponi, alla menta e al cardamomo.
Chi volesse provare l'emozione di una serata indimenticabile da Pinchiorri
dovrà mettere in preventivo un certo badget: 190 euro per un menu-degustazione
di nove portate (vini esclusi naturalmente, ma con servizio ed acqua minerale
compresi), 160 euro per il menu di sei portate, oppure potrà scegliere
fra antipasti da 70 a 85 euro, primi da 60 a 75, secondi da 70 a 90. Decisamente
superiori, invece, i costi della cantina. Per certe bottiglie o etichette
particolari si possono spendere anche 10-15 mila euro.
Giuseppe Casagrande
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