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FATTI
E PERSONE
Il top dell’enogastronomia italiana
si è insediato a Pechino
Il 6 settembre scorso è stato aperto
a Pechino il primo dei tre piani di Piazza Italia che ospita il più
grande food center italiano del mondo costituito da un assortimento di
2.000 prodotti autenticamente ‘made in Italy’, così
da offrire un singolare approccio all’assaggio e all’acquisto
del meglio dell'enogastronomia italiana.
Un primissimo check racconta di 500 scontrini e 1.000 visitatori al giorno,
numeri che fanno ben sperare per il futuro quando entro settembre prenderanno
il via le attività del secondo e a ottobre del terzo piano.
Il Centro che si estende su 3.600 mq sorge nell'area dedicata allo shopping
a Est della città, nel cuore del quartiere del lusso di Pechino,
esattamente in China Central Place, propone in una Food Italian Experience,
la ristorazione veloce, il Caffè alla piemontese, la Gastronomia
sia per il servizio take away sia da consumare in loco e la galleria di
una vasta gamma di prodotti italiani in vendita, fra tipicità artigianali,
DOP, IGP e l'alta gamma dei prodotti industriali.
Al secondo piano sono allestite le isole della Gastronomia Calda e Fredda,
della Pasta e della Carne, la vasta Enoteca (145 mq), l'Oleoteca con 70
etichette di extra vergine, un'area per la vendita di accessori per la
cucina e per l'arredo tavola, la Scuola di Cucina e ampi spazi per le
degustazioni e per la promozione turistica, sviluppata a rotazione da
ogni regione o località d'Italia. Al terzo piano infine, l'area
di prestigio, il ristorante à la carte, il lounge bar e grandi
sale per gli eventi.
Aperto dalle 7 alle 2 di notte tutti i giorni della settimana, il Centro
è diretto da un manager italiano che sovraintende 91 addetti, sia
italiani che cinesi, di cui 27 per la brigata di sala e 38 per la brigata
di cucina, guidata da uno chef italiano, che opera nelle 8 cucine a vista,
per poter offrire ai clienti cinesi lo show della preparazione all'italiana.
La realizzazione di questo importante progetto si deve alla volontà
di più imprese italiane della distribuzione, della produzione agroalimentare
e della ristorazione, che insieme, e attraverso il sostegno pubblico,
hanno voluto costruire in tempi brevissimi un Sistema Italia, per imporsi
in un mercato vastissimo, come quello cinese. Infatti, al proposito è
stata costituita la Trading Agro Crai, partecipata da CRAI Secom, Consorzio
Grana Padano, Cavit, Conserve Italia, San Daniele Service Srl (braccio
operativo del Consorzio del Prosciutto di San Daniele), Frantoi Artigiani
d'Italia, società operativa dell'Aifo (Associazione Italiana Frantoiani
Oleari), Boscolo Etoile del Gruppo Boscolo, che si occupa della parte
ristorativa, e da Emanuele Plata, che ricopre la carica di Amministratore
Delegato.
Contemporaneamente Simest, la finanziaria pubblico-privata, che promuove
lo sviluppo delle imprese italiane all'estero ha deciso di sostenere l'operazione
e nel marzo 2008 è stata costituita la società cinese CRAI
Beijing Commercial Limited, al 100% di proprietà italiana, partecipata
al 61% da Trading Agro CRAI e al 39% da Simest. A quello di Pechino seguiranno
i negozi bandiera di Shangai, Tiaanjim e Hangzhou, con un investimento
complessivo stimato in 9 milioni di euro e a regime, con il completamento
delle 4 aperture, si prevede un fatturato di 35/40 milioni di euro. Dall'Italia
saranno importati al 40% alimentari confezionati, al 30% formaggi e prosciutti,
al 20% vini e al 10% olio di oliva. La seconda fase del progetto prevede
lo sviluppo di una rete indiretta in franchising, di "shop in the
shop" e di cash & carry.
Giuseppe Cremonesi
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