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LUOGHI, FATTI E PERSONE
NOZZE D'ARGENTO
DEL RISTORANTE ORSO GRIGIO Di RONZONE
La famiglia Bertol nei giorni scorsi
ha festeggiato a Ronzone con una cena d'autore degna di un ristorante
«pluristellato» i 25 anni di attività dell'«Orso
Grigio». Per l'occasione Christian e Renzo Bertol, attorniati da
papà Lino e mamma Ivana, hanno trasformato la ricorrenza in un
vero e proprio evento gastronomico nobilitato dalla presenza di alcuni
ospiti illustri del mondo dell'alta ristorazione e del vino: da Herbert
Hintner, presidente dell'Associazione Giovani Ristoratori Europei, a Mario
Pojer, presidente dei Vignaioli del Trentino, da Leonildo Pieropan, il
«re» del Soave, a Elmar Egger, «patron» della
Cantina di Colterenzio, solo per fare qualche nome.
Di grande suggestione il menu proposto: Christian Bertol ha aperto le
danze con una deliziosa terrina di fegato grasso con pan brioche e composta
di fichi, seguita da un flan di zucca con crema di sedano rapa e tartufo
nero di Norcia. Da applausi anche i ravioli di pasta fresca con ripieno
di formaggio Puzzone di Moena al burro nocciola e il successivo trancio
di filetto di branzino su letto di cuori di carciofi e retina di patate.
Dopo un sorbetto di mela Renetta, gran finale col piccione in crosta di
pasta sfoglia farcito con fegato grasso e sformato di cavolo verza. Quanto
mai sfizioso, infine, il dessert: il cilindro di cacao con frutta fresca
su salsa vaniglia.
All'altezza dell'evento anche i vini scelti da Renzo Bertol e Peter Dipoli
tra le 500 e più etichette della cantina del ristorante: Giulio
Ferrari '91 Riserva del Fondatore, Sauternes Chateau Guiraud '95, Meursault
premier cru Battault '94, Asinone Poliziano '95, Chianti Vigna del Sorbo
Riserva '90 Fontodi, Essenzia Pojer & Sandri '95.
L'«Orso Grigio» sorge in località Regole sulla statale
che dall'Alta val di Non porta al passo della Mendola. Dopo essersi imposto
all'inizio degli anni Ottanta con i piatti ruspanti della cucina tradizionale
trentina (strangolapreti, canederlotti, tortei di patate), dalla metà
degli anni Novanta con l'arrivo di Christian in cucina (reduce da una
serie di «stage» nei più famosi ristoranti italiani
e francesi), e di Renzo, responsabile della sala e della cantina, il locale
ha compiuto quel salto di qualità (sul piano della ricerca, degli
accostamenti e della presentazione dei piatti) che in breve tempo lo hanno
lanciato nel «firmamento» della ristorazione trentina. Data
la limitata capienza (una cinquantina di posti) è consigliata la
prenotazione. Turno di riposo: martedì.
Giuseppe Casagrande
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