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FATTI
E PERSONE
Messaggio a nord ovest
Food: un elemento trainante per l'economia del Nord
Ovest tra cultura, innovazione e creatività Tra Piemonte, Liguria,
Lombardia ed Emilia Romagna si concentra il cuore della grande industria
alimentare in cui la tradizione si affianca alla tecnologia per rafforzare
un primato italiano riconosciuto nel mondo tanto da essere uno dei temi
dominanti della candidatura all'Expo 2015.
Nel Protocollo d'Intesa siglato a Torino il 26 febbraio 2005 le diverse
amministrazioni Provinciali avevano disegnato un nuovo campo d'azione
in un
orizzonte macroregionale. Le Province della Liguria, della Lombardia,
e del
Piemonte, ma l'invito è stato prontamente raccolto anche dalle
Province di
Piacenza e di Parma, hanno lanciato il Progetto nord ovest province in
rete.
Nel Protocollo d'Intesa sono indicati i principali temi sui quali si intende
avanzare un'agenda condivisa. Non si tratta di "fare sistema"
su ogni
aspetto della vita amministrativa e per questo non si immagina un progetto
globale che assorba tutte le rispettive forze. Si pensa invece di facilitare
la circolazione di informazioni tra le realtà coinvolte, di accrescere
le
conoscenze sulle buone pratiche condotte in diversi contesti, di promuovere
accordi puntuali ed operativi che non devono necessariamente essere
sottoscritti sempre da tutte le Province ma che possono riguardare anche
specifici temi e/o aree in modo mirato, credibile e mobilitante.
L'area padana rappresenta già oggi la macroregione italiana più
avanzata nel
settore del food, con la compresenza di realtà di ricerca avanzata,
di
produzione industriale di livello mondiale, di creatività applicata
alla
produzione del food, ma anche di illuminata difesa delle prerogative uniche
del cibo come sintesi di cultura e tradizioni secolari, di riflessione
critica sulla produzione e sul consumo degli alimenti, di arte culinaria
di
grandissimo livello. Un'area che da sola copre il 30-35% del totale delle
esportazioni italiane in campo agroalimentare, pari a 22 miliardi di euro
all'anno.
Si tratta di un patrimonio che dovrà essere valorizzato anche alla
luce
della candidatura di Milano ad ospitare l'Expo 2015, incentrato sui temi
dell'alimentazione. Per fare il punto sulle prospettive di questo settore
economico così fondamentale, rappresentanti di primo piano del
governo
nazionale e degli enti locali, del mondo della produzione e della
distribuzione ma anche della scienza e della creatività - per la
prima volta
insieme - hanno proposto una riflessione sul futuro del food e sul nord
ovest come nuova "food valley" italiana.
Ma anche ricerca, campo nel quale sviluppare idee creative e continua
innovazione, patrimonio culturale da difendere e da promuovere quale brand
italiano riconoscibile e riconosciuto nel mondo; ma soprattutto uno degli
elementi più attivi dell'economia della macroregione del Nord Ovest,
culla
storica dell'industria alimentare del nostro Paese. Qui hanno infatti
sede
le più grandi multinazionali del settore, alle quali si aggiungono
anche
realtà artigiane che fanno del prodotto locale e della sua valorizzazione
un
vanto per l'intera produzione nazionale.
Conferenza stampa a Milano
Di questi argomenti si è parlato il 9 maggio 2007 presso la sede
della
Provincia di Milano, che ha visto la partecipazione del Ministro delle
Politiche Agricole Alimentari e Forestali Paolo De Castro che ha
sottolineato l'importanza dell'intero settore agroalimentare italiano
che da
solo copre circa ? dell'intera quota di esportazioni del nostro Paese,
ma ha
anche rimarcato come spesso la filiera produttiva e distributiva sia
inadeguata da un punto di vista organizzativo. Ciò ci penalizza
sui mercati
del mondo. "Il problema è nostro, non tanto di chi all'estero
spaccia per
made in Italy prodotti che in realtà non sono nostri o di chi soddisfa
una
domanda comunque crescente del mercato con prodotti di scarsa qualità.(vedi
l'Italia contro i falsi gastronomici n.d.r.) "La domanda c'è
- ha concluso
De Castro - "Occorre organizzarsi per soddisfarla ".
"Un buon modo per fare un salto di qualità nel modo di procedere
è quello di
fare rete tra le province dove si ricerca e si producono gli alimenti,
ha
precisato Daniela Gasparini, Assessore al Piano Strategico dell'Area
Metropolitana, Rete delle Province del Nord Ovest, Provincia di Milano.
Convegno alla Fondazione Parco Tecnologico Padano a Lodi
Nella struttura che rappresenta già oggi un esempio di eccellenza
a livello
europeo nel campo della ricerca biotech applicata all'agroalimentare ,
sta
sorgendo un cluster scientifico-tecnologico coerente con la tradizionale
vocazione agricola del territorio che risponde in primo luogo al bisogno
stringente di creare luoghi della conoscenza, dove tradizione e innovazione
si coniugano con l'obiettivo di dare una risposta nuova al bisogno di
sviluppo e crescita economica del Paese, abbattendo nel contempo il muro
che
troppo spesso separa ancora la ricerca, l'istruzione e le imprese. Il
cibo,
grande protagonista del convegno, è forse l'emblema più
chiaro di come la
nostra straordinaria tradizione alimentare possa trovare nelle nuove
tecnologie un presidio alla qualità e all'origine del prodotto,
pur
conservando come un bene prezioso il gusto originale".
Il Presidente della Provincia di Piacenza, Gian Luigi Boiardi, invita
ad
evitare di disperdere risorse e indirizzarle su progetti condivisi e
credibili non solo a livello locale ma anche europeo. Il riferimento in
questo senso è la costituzione del Distretto del Pomodoro, nato
dalla
volontà di condivisione di due Province emiliane (Piacenza e Parma)
e una
lombarda (Cremona): Oggi il ruolo dell'Istituzione è di aiutare
e favorire
lo svilupparsi di un territorio orgoglioso delle proprie tradizioni e
dei
propri prodotti, che non abbia paura di confrontarsi con le sfide del
futuro ma che con volontà e lungimiranza, senza eccessivi proclami,
attraverso il costante lavoro di tutti i giorni possa iniziare a gettare
nuove basi per il domani".
"Il tema dell'Expo, l'alimentazione - sottolinea in una nota Filippo
Penati,
Presidente della Provincia di Milano - vede l'area metropolitana milanese
e
tutto il territorio del Nord Ovest come l'avamposto più avanzato
a livello
nazionale, con la compresenza di ricerca, industria, tradizioni, creatività
che stanno lavorando insieme per dare vita al cibo italiano del futuro.
Prossimamente si terranno altri incontri:
A Torino : Grandi Infrastrutture e Territori Promotore: Provincia di Torino.
Il tema delle Grandi Infrastrutture punta alla condivisione tra le Province
della priorità del Nord Ovest che si può arricchire di funzioni
"di scala
europea" a condizione che la sua posizione privilegiata sia messa
in grado
di sviluppare i benefici potenziali attraverso la realizzazione di
infrastrutture strategiche ed i relativi costi che possono derivare dal
ritardo nelle decisioni.
A Pavia : Il Nord Ovest come piattaforma territoriale della conoscenza
Promotore: Provincia di Milano.
Il workshop sarà l'occasione per un confronto attivo tra le amministrazioni
associate alla Rete e alcuni tra i più significativi operatori
della
conoscenza: università presenti nei nostri territori, ma anche
attori
impegnati nella produzione e circolazione della ricerca e nel trasferimento
tecnologico.
Giovanni Staccotti
Maggiori informazioni e dettagli : www.provincenordovest.it
L'Italia contro i falsi gastronomici
Mozzarella del Minnesota, parmigiano brasiliano, pomodori "italiani"
prodotti in Cina: l'Italia ne ha abbastanza dei tanti, troppi Paesi che
falsificano alcuni dei suoi prodotti gastronomici più caratteristici.
Per
questo I produttori italiani della Coldiretti hanno lanciato una campagna
contro quelle che chiamano frodi alimentari. La prima iniziativa del gruppo
è una mostra a Palazzo Rospigliosi, la sede romana dell'associazione,
sui
cibi italiani più contraffatti nel mondo. Secondo Sergio Marini,
leader
della Coldiretti "la pirateria di questo tipo sta causando all'Italia
danni
economici enormi". La mostra è anche una risposta alla Corte
europea di
giustizia che ha decretato che il termine parmigiano è generico
e non si
riferisce solo al Parmigiano reggiano prodotto per secoli nelle zone di
Parma e Reggio Emilia.
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