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FATTI
E PERSONE
Carpené Malvolti "Ambasciatore
della cultura e del territorio" veneto nel mondo
Il riconoscimento consegnato all’azienda di Conegliano
premia l’attività della famiglia Carpené, giunta al
140° compleanno
Durante la cena annuale con i viticoltori partner storici di Carpené
- riuniti per la tredicesima edizione del Trofeo Scudo d’Oro a loro
dedicato – l’azienda di Conegliano è stata insignita
dal Sindaco di Conegliano Alberto Maniero, dell’attestato di "Ambasciatore
della cultura del territorio" veneto nel mondo. Un riconoscimento
che sottolinea il forte legame che sussiste con il territorio in cui l’azienda
è radicata. Etile Carpené, presidente dell’omonima
casa spumantistica, ha confermato quanto sia importante tutelare i produttori
di Prosecco e per tale motivo si è mobilitato da tempo con le istituzioni
locali e con il ministro Luca Zaia per ottenere consenso e per garantire
la “Riserva del nome Prosecco".
“Per avere un futuro dobbiamo affrontare il mercato con coraggio,
fare dei sacrifici, ma proteggere il nostro ‘oro’ con le bollicine:
questo vino spumeggiante che il mio bisnonno, 140 anni fa, sognava di
produrre buono come i francesi, ha affermato Etile Carpenè Presidente
della Carpenè Malvolti SPA. I crescenti fenomeni di imitazione,
l’uso improprio del nome di questo vitigno stanno conducendo questo
prodotto verso una banalizzazione e possibili imitazioni in altri territori.
Pertanto dobbiamo fare delle scelte e proteggere il nostro spumante con
la "Riserva del nome Prosecco", per i soli vini a Denominazione
di Origine, le aree coinvolte devono riguardare le provincie del Veneto
e Friulane attualmente autorizzate anche per legare il nome al luogo geografico
di Prosecco, paese in Friuli che potrebbe aver dato il nome al vitigno.
Per fare questo occorre istituire una nuova DO a nome Prosecco con valenza
territoriale che comprenda tutte le attuali zone di produzione al fine
di consentire una tutela internazionale e riconoscere alla zona storica
di Conegliano e Valdobbiadene un posizionamento all’apice della
“piramide della qualità”, anche se occorre rinunciare
all’utilizzo del nome Prosecco per i vini IGT e dobbiamo ridurre
la resa per ettaro. Sono molto fiducioso, ha affermato, che il neo eletto
Ministro dell’Agricoltura Luca Zaia, che da sempre è stato
vicino al mondo del Prosecco, e le istituzioni venete tutte si impegneranno
per arrivare ad una soluzione in tempi brevi”.
Anche l’intervento del Direttore generale Antonio Motteran ha avuto
come fil rouge la tutela dell’identità del prodotto. “Lavoriamo
in 46 mercati – riferisce Motteran - e nonostante tutto, grazie
ai 60 distributori e agli oltre 500 venditori che trattano il Prosecco
CM , faremo il risultato. I mercati occidentali stanno crescendo meglio
di quelli orientali che presentano situazioni inferiori alle previsioni
– continua il direttore generale - ma prima o poi, cresceranno anche
Cina e India. Negli Stati Uniti , in Germania e in Inghilterra abbiamo
in corso progetti interessanti che stiamo predisponendo con Lia Teo e
i nostri partners”. Secondo Mr. Cadenbach, Managing Director di
Racke in Germania, l’andamento del Prosecco in Germania è
positivo, si registra un + 5% in volumi e +15% in valore nel canale della
distribuzione moderna, afferma Mr. Cadenbach, Managing Director di Racke
in Germania, comunque il mercato tedesco è in crescita e quello
che più sorprende è la crescita per il Prosecco di qualità,
cosa che non si riscontra per gli altri vini, e il consumo si sta orientando
verso la mezza bottiglia per la crescita dei single.
Ufficio Stampa
Marzia Tempestini
marzia.morganti@gmail.com
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