LUOGHI, FATTI E PERSONE Appello agli Amici del manifesto gastro-futurista Carmine Caputo di Roccanova, anfitrione anticonformista, nel terzo anniversario si apprestava a rimodellare il manifesto in rincubazione cercando di proteggerlo dalle contaminazioni del gusto corrente. Ci chiedevamo se "tenendo conto della velocità con cui i sapori sono costretti a disperdersi nel vuoto etereo dell'ambiente di conservazione in ogni sosta di sostanza, il traguardo fosse facilmente raggiungibile". Dopo la celebrazione del "quarto" anniversario siamo convinti della crisi d'identità Le documentazioni dinamiche cinematicamente sovraesposte lo testimoniano: se per il "terzo" la pietanza trainante fu il "futuristi-risotto-viola", il "quarto" è stato inaugurato con un patetico saluto a un "aglio-passatista" a cui la "compagnia dinamica" a tavola ha dato saluti poco convinti di "arrivederci a presto", tanto era adagiata al lussuoso "passatismo e poco colore", rimasto solitario a capotavola La tavolozza di descrizione della " AA-Cena-quasi-futurista " era annunciata - nonostante la rilettura del contromanifesto marinettiano del '96 - con un entusiasmo poco convinto: si vede in "Addio all'aglio " una rassegnazione resa meno carica da una deformazione dei colori e della definizione della rappresentazione. Nel retroscena comapiono fantasmi di servizio preoccupati: anche Nicola appare sconcertato L' "aglio passatista " si annida sono nell'antipasto, quasi a reclamare l'antico amore da "antipasta" , modificato nel genere e nella compagnia in tavola. Maincave, il francese, si aspetta " ancora una vivanda veramente nuova" da ripubblicare sul Figaro nella prossima edizione del 19 febbraio: quella di sabato nei suoi allegati non ne parlava Arte da Mangiare era contemporaneamente a New York con i Christo. La bocca da cui proveniva l'alito dispensatore d'energia per un solo giorno di differenza non era immanente. AA, cioè Agora Ambrosiana, apre la porta a un dibattito murale, senza eco, turbato da colpi di fioretto e spada esterni, di critica gratuita, quasi da opposizione accademica con l'artista nudo. Il dibattito appena aperto era rimasto in altre parti della
tavolata
Alla testa aleggiava il rimpianto della rinuncia fatta
al silenzio. Carmine ha sofferto reagendo con compostezza ed equilibrio.
Alla fine il sorbetto dolce amaro avvinceva le labbra e lasciava campo
a un ricordo di piacere. Non a quello di succo d'aglio crudo né
di caffè al peperoncino con aggiunta di pepe
I passatisti
hanno avuto il sopravvento. Non è giusto: Ritorneremo al "quinto"
al 20 febbraio: il 19 è da mandare alle ortiche
. Enzo Lo Scalzo per Agora Ambrosiana Panoramica conviviale Senza tono di sfida, la mano solletica solo in superficie, un solo esemplare di grande testa vestita, di aglio, opportunamente integro, senza lasciarne emergere profumi esaltanti di maturazione quasi verginale. Il menu e lo sviluppo della cena sono di per se chiari nella sostanza: rappresentazione gioiosa delle frittelline danzanti (gianchetti) accompagnata da lardo, mortadella, prosciutto e salami seguita da edizione addolcita di risotto alla salsiccia a cui era concesso un cucchiaio di uvaggio quasi-aglianico-primitivo di Puglia; il piatto forte era rossa tagliata di bestia bovina su letto di polentina con patate genuine saltate da maestri capaci! Alcuni passatisti erano convintamente coscienti della rivoluzione nell'anima futurista e non davano segnali di invocare memoria di bevande alternative a base di aglio e succo di ortiche, poco consuete al 19 febbraio... Al termine del rim-pasto neofuturista il documento redatto in considerazione alle promesse di protagonismo futurista milanese. Il testo del Quarto documento sottoscritto con firma autentica dai partecipanti nella data del 19 febbraio a memoria del 20 febbraio del 1909 è stato sottoscritto da AA con nota di riserva: occorre che Arte da Mangiare ribadisca l'impegno patrocinato, rinvigorita dai successi con i Christo nella città della mela. Chi non ricordasse per età il dinamismo marinettiano, le parole e i sapori in libertà a tavola e sulla tavola di Balla, Boccioni, Severini, Bragaglia, troverebbe nelle conviviali di Carmine stimolo di affascinante magia. La conviviale del 2005, dedicata a "Nutrizione e Arte", immanente nel pensiero conduttore dell'evento, è presente in un dinamico movimento di materia sospesa al ritmo di onda che accarezza e riscalda: è anche nutrimento bianco e nero, con pennellate blu e rosse delle sue opere. Grazie Carmine. Meriti il serto e il profumato sentore
delle tua famosa "pasta laureata"
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