LUOGHI, FATTI E PERSONE

GIOVEDI, A CENA CON… ADRIANA CHIARI

Sono in tre giovani soci: Salvatore Cittadino, Fabio e Massimo. L'idea è stata quella del Wine bar, con cui hanno iniziato un anno fa. A ridosso dell'area delle Basiliche, delle Colonne di San Lorenzo, nella trafficata Molino delle Armi ma affacciati per uno sviluppo prossimo con un terrazzo in progetto proprio sui giardini delle basiliche, il locale è accogliente, spiritoso, ricco di buone cose per accompagnare un vino e anche di una ampia gamma di vini per accompagnare le cose.

Da qualche mese si sono appassionati anche alla presentazione nelle sale e salette, sopra e sotto, celle e cantine, di arte alle pareti. L'artista di giovedì sera - che sarà presente con le sue opere "damangiare" e daguardare" fino a tutta l'estate - è Adriana Chiari, milanese, trasferita col matrimonio sul lago Maggiore, ad Arona, dove oltre a dare spazio alla sua fantasia artistica ha operato anche professionalmente nell'arte che aiuta a godere materialmente del cibo, quella della cura della bocca.

E' dentista con pitigri ben nota a Milano e alle sue gallerie per le "gabbie", "i pesci", per quadri e allestimenti di raffigurazioni di ogni genere di animali: in questa occasione presenta una serie di proposte in ampia scala di teste di cani, di asini, di cavalli: teste anche pensanti, quasi parlanti. Quale sarà il più malandrino? Il lupo o il pointer? Quale il piu simpatico?
Le sue opere accompagnano bene il cibo. Adriana fa parte di Arte da mangiare per… predisposizione naturale, per convinzione e per divertimento.

L'accostamento tra arte e cibo è un fidanzamento allegro, spiritoso, curioso, accattivante. Che sia arte moderna, spaziale, futurista o tradizionale, tutta si accompagna con piacere al cibo - in questo caso in perfetta armonia con prosciutti Jabugo, Pata negra, di Sauris, di Cinta, Toscani artigianali, di fossa… Questa "esposizione da mangiare" fa parte della tavola di crudo da accompagnare al calice da meditazione o da divertimento. Giovedì sera i vini dell'enoteca La Vinoteca, di via Cenisio, serviti da Massimo Giberti erano incalzati dal taglio anche all'osso di Fabio che ha cura dell'approvvigionamento e il ricambio delle qualità di nicchia.

Ho assaggiato Pata Negra cotto in buca sotto le braci e mi sono ricordato della tradizione di Lucerna, ovviamente con neri locali… Suggestiva festa di una quarantina di anni fa, penso ripetuta ancora nel riserbo svizzero. Il Sauris d'artigianato invecchiato, al coltello, riproponeva il privilegio al gusto della tradizione furlana su cui un uvaggio delle colline piacentine calzava a meraviglia. Cose gradevoli e curiose sotto il volto di un asino che scrutava dalla parete… e di un porcellino rosa rappresentato senza sentore dell'incombente colpo di mazza… oggi di pistola a ultrasuoni…

Detto questo, la cucina provata a sera inoltrata ha corrisposto alle aspettative: bigoli ruspanti furlani al rosso sentore di vino e speck con parentela ai miei antenati sapori del "garbo"; paccheri delicati allo spada; simpatica proposta di cinese di pesce con salsine nostrane al balsamico, alla citronella, al basilico; grande varietà di dolci ed elasticità di menù con buon gusto sia nostrano che internazionale. Simpatica disponibilità dei soci patron, tutti al lavoro in diretta.

E' stato un incontro goloso e gustoso, artisticamente rallegrato: certamente più vivace e divertente che in galleria. Curata da una pr come Flavia Chieregatti e dalla compartecipazione all'avventura dei patron di Dogana Golosa, l'evento ricalca con maggiore forza gli esperimenti degli scorsi anni del "Piatto d'Arte" fatti con "Arte da mangiare, mangiare Arte" in tanti locali di Milano e dintorni, con la compartecipazione del gusto della fu Delegazione di Milano Internazionale dell'accademia. Restano a ricordo di un divertimento e a stimolo di sapori per la bocca e per il cervello…

Enzo Lo Scalzo
Agorà Ambrosiana

DOGANA GOLOSA
Via Molino delle Armi 48 -Milano
Tel 02 8942 3797
www.doganagolosa.com



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