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LUOGHI, FATTI E PERSONE
LA CUCINA RUSPANTE
DEL RIFUGIO "CRUCOLO"
Non tragga in inganno il termine «rifugio»,
visto che vi si arriva comodamente in macchina dalla statale della Valsugana
imboccando, al bivio per Villa Agnedo-Scurelle, la strada (asfaltata)
che porta in Val Campelle. Il «Crucolo» (che letteralmente
significa «cocuzzolo della montagna) sorge a quota 1.100 sul versante
Sud del Lagorai, ai piedi di una delle montagne che hanno fatto la storia
del Trentino: Cima d'Asta. Costruito a cavallo tra la fine del Settecento
e i primi dell'Ottocento, il «Crucolo» - diventato postazione
militare durante la prima guerra mondiale - fu bombardato e successivamente
ricostruito con l'aggiunta di una tettoia per la sosta dei cavalli. Successivamente
è andato via via ampliandosi fino all'attuale struttura che è
in grado di ospitare anche centinaia di persone. Quel che è rimasto
negli anni è la sua funzione di luogo di incontro e di ristoro
per quanti amano la montagna e un tipo di cucina «ruspante»,
nonché l'innata cordialità dei proprietari: la famiglia
Purin.
Le pantagrueliche abbuffate del «Crucolo» cominciano sempre
con un preludio di robusti antipasti: salumi nostrani, coppa, pancetta
affumicata, speck, guanciale e formaggi, tutti di produzione familiare,
proseguono poi con i canederli (nella duplice versione al sugo o in brodo),
con gli strangolapreti, con la pasta e fagioli, con la zuppa di porcini
e si concludono con i piatti forti: le grigliate di carne, lo spezzatino
con polenta, le puntine di maiale con i crauti, lo stinco di maiale al
rosmarino, il coniglio in umido, il cotechino, il formaggio fuso (solo
per citarne alcuni). «Ruspanti» anche i dolci fatti in casa
da mamma Angelina: lo strudel, la torta di carote, la torta di grano saraceno,
la mitica «fregolota».
Il tutto generosamente accompagnato dai «vini della casa»
che Quirino Purin si procura nel fondovalle e nel vicino Veneto presso
piccoli vignaiuoli. Vini «ruspanti» anche questi imbottigliati
personalmente e che fanno bella mostra di sé nelle fresche cantine
del rifugio assieme ai salumi, ai formaggi e allo speck. Come specialità
di fine pasto il «Crucolo» vanta poi il «Parampampoli»,
bevanda aromatizzata a base di caffé, grappa, vino caramellato,
miele e zucchero che viene servita alla fiamma per preparare lo stomaco
e lo spirito alle allegre serate di canti e balli della montagna che fanno
parte anch'essi del «menu» del locale. Un'ultima annotazione:
il <Crucolo> (aperto tutto l'anno) è entrato nel Guinness
dei primati col salame più lungo (27 metri) e con la forma di formaggio
più grande (4 quintali e 65 chilogrammi). Il rifugio è aperto
tutto l'anno.
GIUSEPPE CASAGRANDE
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