FATTI E PERSONE

Sbirciando nel carrello

Un’indagine di Federalimentare presentata alla recente edizione di Cibus ha messo il naso nei carrelli della spesa di chi fa acquisti nei punti di vendita della distribuzione organizzata. Cosa ha trovato? Dire che ci sono sorprese forse non è esatto, semmai si hanno conferme di quanto da tempo illustrano le indagini sociologiche e comportamentali circa i trend dei consumi.
Quindi nessuno stupore se il carrello “etnico” (+36% in 4 anni), ossia quello con prodotti esotici delle diverse cucine del mondo è il più gettonato nella GDO. Il melting pot è ormai una realtà palese. Si impennano anche i “carrelli salute” (+33%), contenenti parecchi prodotti dietetici, quelli arricchiti di nutrienti e vitamine, così come la pasta integrale, il te verde, le crusche, ecc. A seguire il “carrello tutto pronto” (+30%) che comprende tutto ciò che aiuta il consumatore a risparmiare tempo senza sacrificare il gusto, e il “carrello lusso” (+25%), caratterizzato da piccoli sfizi come il caffè in cialde, vini pregiati, aceto balsamico, snack dolci e salati, ecc.
Osservando i primi 10 prodotti con le migliori performance (giugno 2007 vs/ giugno 2006), si trovano alimenti che rispondono alla tipologia dei nuovi consumatori: specialità surgelate comprendenti elaborazioni di primi e secondi (+27,3%), merendine fresche (+15,8%), dessert pronti (+13,1%), gelati (+12,9%), piatti pronti freschi (10,6%), yogurt (+9,7%), prodotti dietetici (+7,7%), birra (+6,7%) olio di oliva (+6,3%) e salumi (+4,8%). Anche relativamente al medio periodo (dal 2003 al 2006) si constatano eccezionali performance soprattutto per gli elaborati pronti da cucinare (+131%), basi dolci e salate (+90%), sughi e condimenti pronti freschi (+26,8%). Notevoli anche i risultati della gastronomia fresca (+46,4%), dei salumi, soprattutto preaffettati in busta (+36,4%), derivati del latte (+23,8%), snack salati (+18,9%), e piatti pronti freschi (+14,4%). (g.c.)