LUOGHI, FATTI E PERSONE

Vincenzo Buonassisi

Vincenzo Buonassisi ha lasciato il convivio terreno lasciando la traccia indelebile dei suoi insegnamenti di vivere civile attorno alla tavola che considerava come punto d'incontro e di scambio d'esperienze di contatti umani.
Giornalista, critico cinematografico, teatrale e musicale ha seguito la vita del Teatro alla Scala. Primo presentatore, agli inizi delle trasmissioni della televisione italiana, del programma " L'uomo è nato inventore " assieme a Mario Cervi, continuando a condurre , per dodici anni, la rubrica di cucina nella trasmissione " Almanacco del giorno dopo " che precedeva il telegiornale della sera con ascolti elevatissimi . La sua vasta produzione di libri di cucina, circa 40 titoli, tradotti in 14 lingue fra cui inglese, tedesco, francese e giapponese, è sempre legata a qualche elemento di storia, secondo il suo slogan "storia del cibo, storia dell'uomo ". Ricordiamo il "Codice della Pasta " il "Cuciniere italiano "; " il libro della pizza "; Lo scapolo in cucina" , di cui è stata recentemente presentata la ristampa, "i menu di Giulietta e Romeo" ; la " Cucina di Falstaff" ; "il grande libro della polenta". Poeta nei "Magazzini del Paradiso" e " per te Anna": raccolta di tenere poesie dedicate alla sua "principessa". Libri di saggistica " i volti della vita" ; " e io li ammazzo tutti", "il fantasma aspetta un bambino" e di musica "il musicista, il cantante" e " 50 anni e più di canzoni italiane".Suiveur del Festival di Sanremo, negli anni ruggenti collabora con Louis Amstrong con il testo " Mi va di cantare" e collabora, come paroliere con Marino Marini e Giovanni Danzi.
Inviato speciale del Corriere della Sera ha girato il mondo descrivendo gli aspetti a lui più congeniali, tanto che Orio Vergani lo chiamò vicino a sé quando decise di fondare l'Accademia Italiana della Cucina. E la tavola divenne determinante nell'attività di Buonassisi, che fu il primo inviato speciale al mondo, per conto del Corriere della Sera, iniziando con la storica descrizione del pranzo rinascimentale gonzaghesco del tempo del Mantegna a Palazzo Te, alle porte di Mantova.
Maestro di vita conviviale, sempre presente alle manifestazioni mirate a creare, formare ed affinare la cultura gastronomica, Vincenzo Buonassisi si è spento come il lume del focolare che lascia, in quanti l'hanno conosciuto ed amato, il calore della sua conversazione amabile e cordiale quanto erudita e saggia.

Gianni Staccotti


- Torna all'Indice di fatti, luoghi e persone


- Torna all'Indice delle Rubriche