|
FATTI E
PERSONE
Frode frena e-commerce, acquista cibo su web 11% italiani
Mdc, record falso formaggi Dop,
intercettate 70 tipologie
Il 64% degli italiani fa acquisti on line, ma solo l'11% usa questo canale
di vendita per comprare prodotti agroalimentari. Un atteggiamento prudente
dettato dal timore delle frodi denunciate dal 31%, ma anche dalla mancanza
di poter toccare il prodotto, leggendone l'etichetta e, non ultimo, dalle
modalità di pagamento. E' quanto emerge dalla prima ricerca realizzata
dal Movimento del Cittadino e dalla testata Frodi alimentari sulle insidie
dell'e-commerce a tavola su un campione di 1260 consumatori.
Lo studio è stato presentato in un convegno promosso insieme al
Nucleo anti frodi del Comando Carabinieri delle Politiche agricole (Nac)
e Icqrf del Mipaaf, che hanno reso noto di aver individuato 70 diverse
tipologie di prodotti alimentari contraffatti, con un record di falso
formaggio dop. Il valore degli acquisti sul web in Italia è di
13,2 miliardi, di cui solo il 12% riguarda l'alimentare, spiega la ricerca,
nel precisare che i più bersagliati dalle frodi sono i prodotti
Dop e Igp (16%), i semilavorati, come conserve, sughi e insaccati (12%)
e quelli della tradizione locale (32%); entrando nel dettaglio i più
contraffatti sono i formaggi (32%), seguiti dalle creme spalmabili (12%)
e dai salumi (10%). Quanto alle truffe più frequenti, i consumatori
rilevano la mancata consegna della merce (45%), la difformità di
quanto acquistato (23%), l'arrivo di prodotti scaduti (12%) o di quantità
inferiore a quella ordinata (10%).
Tra i casi più significativi delle contraffazioni smascherate nel
2013, spiegano i Carabinieri del Nac, c'è stato il blocco della
commercializzazione dei 'Wine-Kit' in Gran Bretagna, per un valore di
28 milioni di euro, prodotti liofilizzati ottenuti con estratto di mosto
e messi in vendita in confezioni di autoproduzione etichettati con noti
marchi di vini tricolori, 24 per l'esattezza dal Chianti, all'Amarone,
al Barolo. E ancora il caso dei 'Cheese Kit' in Nuova Zelanda, Australia
e Canada, confezioni che replicano prodotti caseari tipici italiani, come
la mozzarella, l'asiago, il gorgonzola o la ricotta con etichette che
richiamano il tricolore e la denominazione 'Italian Cheese'.
''Per contrastare la vendita on line di prodotti alimentari falsificati
- ha detto Colomba Mongiello, vice presidente della Commissione parlamentare
di inchiesta sulla contraffazione e intervenuta ai lavori insieme al suo
collega Paolo Russo della Commissione agricoltura alla Camera - occorre
una vera cabina di regia che si muova su una strategia precisa, ma anche
un riordino del quadro legislativo ancora troppo disomogeneo, insistendo
sul fronte penale''. Secondo Russo, quello che può aiutare in questa
battaglia contro gli agropirati è avere a disposizione una banca
dati di dimensione internazionale e coinvolgere il più possibile
le associazioni dei consumatori che possono giocare un ruolo determinante
di sensibilizzazione. (www.ansa.it)
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|