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FATTI E
PERSONE
Commercio: da inizio anno vendite alimentari -1,3%.
Anche la Gdo “zoppica”, tengono solo i discount
La Cia commenta i dati diffusi oggi
dall’Istat: il lieve aumento di settembre non compensa di certo
l’andamento negativo degli acquisti per la tavola da inizio 2014.
Oltre 15 milioni di famiglie continuano a tagliare il carrello di cibo
e bevande.
Le famiglie in bolletta continuano a tagliare ogni tipo di spesa, anche
quella per il cibo. E non basta certo il timido incremento delle vendite
al dettaglio dei generi alimentari a settembre (+0,3 per cento) per invertire
la tendenza, come dimostra il “saldo” negativo (-1,3 per cento)
del comparto nei primi 9 mesi del 2014. Lo afferma la Cia-Confederazione
italiana agricoltori, in merito agli ultimi dati Istat.
Ci sono oltre 15 milioni di famiglie che continuano a svuotare il carrello
alimentare in quantità e qualità perché hanno difficoltà
ad arrivare alla fine del mese -evidenzia la Cia-. E la triste realtà
è che da inizio anno non cedono più solo gli acquisti nei
piccoli negozi di quartiere (-2,8 per cento), finora più esposti
agli effetti della crisi. Nel periodo gennaio-settembre anche la spesa
nella Gdo si è ridotta, coinvolgendo sia supermercati (-1,6 per
cento) che ipermercati (-1,7 per cento) e questo nonostante il moltiplicarsi
di promozioni e offerte speciali, con un prodotto su tre sugli scaffali
“scontato”.
Solo i discount rimangono l’unica tipologia commerciale costantemente
in territorio positivo da inizio 2014, con un incremento del 2,3 per cento
nei primi 9 mesi dell’anno. D’altra parte -ricorda la Cia-
sono 6,5 milioni le famiglie che ormai scelgono di fare la spesa quasi
esclusivamente in queste cattedrali del “low-cost”, che sono
diventate la sola “via” praticabile per difendersi dalla recessione.
(www.cia.it)
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