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FATTI E
PERSONE
Ungulati, il ‘caso Toscana’ in Commissione
agricoltura della Camera
La presenza degli ungulati rappresenta un’emergenza per la Toscana.
Secondo le stime dell’assessorato all’agricoltura la fauna
selvatica ha ampiamente superato le 350mila unità, quasi il doppio
rispetto a dieci anni fa. Un numero così elevato da mettere a repentaglio
l’equilibrio ambientale di tutta la regione, causando problemi ingenti
anche dal punto di vista idrogeologico e forestale, per non parlare poi
degli incidenti che questi animali provocano sulle strade toscane. La
stima dei danni si attesta su un milione e 700mila euro.
Sul tema del conflitto tra fauna selvatica e produzioni agricole e zootecniche
si è svolta ieri a Montecitorio un’audizione della Commissione
agricoltura della Camera, alla quale hanno partecipato l’assessore
regionale Gianni Salvadori e il presidente della Provincia di Grosseto
Leonardo Marras.
“Ringrazio il presidente della commissione Luca Sani per aver introdotto
un argomento di cosi forte significato per l’economia e l’ambiente
toscano – sottolinea l’assessore Salvadori – ed aver
permesso di porre all’attenzione del Parlamento italiano i dati
di una vera e propria emergenza. Abbiamo avuto la possibilità di
evidenziare una situazione che coinvolge non solo la Toscana ma la maggior
parte delle regioni italiane”.
“E’ emersa la necessità – aggiunge Salvadori
– di un intervento normativo nazionale che permetta alle Regioni
di poter approvare piani di intervento che determinino l’urgente
riequilibrio ambientale, tutelando così la biodiversità
fortemente messa a disagio per l’eccedente presenza di ungulati.
Al centro delle proposte, anche normative, ci sono il mondo produttivo
agricolo e la tutela della biodiversità, il ripristino di ecosistemi
compromessi da eccessive presenze e la difesa di reddito e occupazione”.
Oltre al problema degli ungulati, in alcune zone della Toscana assume
dimensioni preoccupanti il fenomeno della predazione e del patrimonio
zootecnico, solo in parte dovuto al ritorno del lupo, specie particolarmente
protetta dalle direttive comunitarie, integralmente recepite dallo Stato
italiano.
“Grossa parte della predazione – prosegue Salvadori –
è dovuta a cani vaganti e ibridi cane-lupo, vero problema per la
conservazione della specie in purezza . E’ su questi nuovi predatori
che si deve intervenire, potenziando gli strumenti assicurativi già
disponibili, con una forte prevenzione e con una norma nazionale più
adatta a gestire la situazione”.
“Abbiamo garanzie – conclude l’assessore Gianni Salvadori
– che il confronto con la commissione della Camera proseguirà
per arrivare a scelte condivise, finalizzate al recupero di un equilibrio
nei delicati ecosistemi che caratterizzano la Toscana”. (http://toscana-notizie.it)
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