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FATTI E
PERSONE
Lombardi in cucina: frettolosi e pigri
I lombardi in cucina? Sempre più frettolosi e pigri. Aumentano
del 8,9% in un anno le imprese regionali che si occupano della produzione
di piatti pronti, cibi precotti e da asporto, passando da 4.305 a oltre
4.689 attività. Un incremento che porta al 44,5% l’incidenza
delle imprese del “già pronto” sul totale del comparto
alimentare lombardo. Ma in generale è l’intero settore alimentare
e delle bevande a far registrare performance positive: +3,5% in Lombardia
(contro il +1,8% in Italia), con picchi del +6,8% nella provincia di Monza
- Brianza, del +5,9% a Brescia e +5,2% a Milano.
Oltre un quarto delle imprese legate all’alimentazione si concentra
nella provincia di Milano (27%), seguita da Brescia con il 14,4% e da
Bergamo con l’11,6%. Tra i settori più dinamici, le attività
di produzione di pasti e piatti preparati (+34,6% tra 2011 e 2012), quelle
di produzione di gelati (+30%) e le imprese che producono articoli per
l’alimentazione degli animali da compagnia (+30%).
Province e loro specialità. Tra le specializzazioni delle province
lombarde, troviamo a Brescia la produzione di oli e grassi (17 imprese
su 30 lombarde) e di vini da uve (23 su 95, insieme a Pavia con 17), a
Milano i birrifici (10 su 37) e la ristorazione da asporto (1.331 su 4.581).
Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su
dati registro imprese al terzo trimestre 2012 e 2011. (www.camcom.gov.it)
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