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FATTI E
PERSONE
Alimenti: Mdc, senza etichetta 80% ortofrutta
al mercato, meglio pesce
Migliore la situazione per i prodotti ittici: il 45% del campione espone
tutte le indicazioni previste dalla normativa. E' quanto emerge dalla
edizione 2013 dal Rapporto del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) sull'etichettatura
di ortofrutta e prodotti ittici nei mercati rionali Solo 2 banchi di ortofrutta
su 10 nei mercati rionali sono in regola con l'etichettatura. Migliore
la situazione per i prodotti ittici: il 45% del campione espone tutte
le indicazioni previste dalla normativa. E' quanto emerge dalla edizione
2013 dal Rapporto del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) sull'etichettatura
di ortofrutta e prodotti ittici nei mercati rionali. L'indagine è
stata svolta presso i banchi dei mercati con l'aiuto delle sedi locali
di Mdc.
L’associazione rileva, "con delusione", come nel settore
ortofrutticolo la situazione in materia di informazione al cittadino nei
mercati rionali sia "progressivamente peggiorata nel tempo. Nel 2008
quasi 4 banchi su 10 erano in regola. Oggi il risultato si è dimezzato
con solo un 22% del campione che espone tutte le 4 indicazioni previste
dalla legge. La mancanza di etichette regolamentari possono spesso nascondere
vere e proprie pratiche illecite come la frode in commercio per vendita
di prodotti ortofrutticoli esteri come italiani, oppure convenzionali
come prodotti da agricoltura biologica. E ancora, commercializzazione
di prodotti generici come a denominazione d’origine". Più
rosea la situazione dei prodotti ittici, nota l'associazione, che però
spiega come i dati non siano confortanti. Solo nel 2005 la rilevazione
evidenziò una percentuale superiore alla metà del campione
(52%).
Nel dettaglio scopriamo che l'indicazione più presente è
il prezzo (86% nel caso dell’ortofrutta e 93% per il pesce fresco).
Segue la varietà ortofrutticola (65%) e la denominazione commerciale
ittica (84%). Per quanto riguarda l’origine, a circa la metà
dei cittadini che frequentano i mercati rionali non è dato sapere
da dove provengono la frutta, la verdura o il pesce che vogliono acquistare.
In particolare, la provenienza è indicata nel 47% dei cartelli
ortofrutticoli e nel 57% di quelli ittici. Decisamente minore la percentuale
relativa alla categoria per l’ortofrutta (26% di presenza contro
31% dello scorso anno). Il metodo di produzione del pesce (se pescato
o allevato) è presente nel 57% dei casi, con punte del 95% a Milano
e 75% nelle Marche. Si tratta di una informazione molto importante, rileva
l'associazione,visto che una frode molto diffusa è quella di vendere
pesce allevato per pescato.
"Il cittadino ha il diritto a una informazione trasparente e a una
etichetta completa – dichiara Silvia Biasotto, responsabile Dipartimento
sicurezza alimentare del Movimento Difesa del Cittadino – E' necessario
diffidare di chi non vuole raccontare la storia dei prodotti che vende.
Spesso, dietro il non rispetto delle norme in materia di etichettatura
si nascondono vere e proprie frodi commerciali, come falsa origine, scambio
di specie ittica o vendita di pesce allevato per pescato con notevoli
differenze di prezzo a danno del consumatore".
"Per un acquisto consapevole di ortofrutta e prodotti ittici –
prosegue Biasotto – è importante sapere quali informazioni
devono essere indicate. Per i prodotti ittici devono essere presenti in
etichetta la denominazione commerciale della specie, il metodo di produzione
e la provenienza. Per l'ortofrutta, invece, i commercianti devono segnalare
la varietà, l'origine e la categoria". (www.adnkronos.com)
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