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FATTI E
PERSONE
Donne e Web: così il vino italiano
vince in Cina
Usare imprenditrici ed e-commerce per superare i rivali francesi
Capacità di attirare i professionisti donne
e di dominare le vie di commercio che passano per Internet.
In base a questi due parametri, il vino italiano avrà più
o meno successo in Cina.
A dirlo, addetti ai lavori e protagonisti di un recente incontro a Shangai,
organizzato da Steve Kim, managing directory di Vinitaly International.
Tra i presenti, diverse importatrici di vino italiano e due fuoriclasse
del settore: Linda Wu, responsabile comunicazione di Vinehoo, e Sophie
Liu, autrice di testi sui vini italiani
Primo punto della discussione, le donne del vino, sorta di jolly lavorativo:
se il mercato è cioè dominato dagli uomini, le signore possono
agire da imprevisto, portando vantaggi alle aziende nostrane.
Secondo Kim, "Mobilitandole, i nostri vini conosceranno maggiore
successo e abbandoneranno così la loro posizione subalterna rispetto
ai vini francesi. Tutto questo potrebbe rappresentare un nuovo inizio
per il nostro vino".
Da non trascurare l'importanza di Internet. Ad oggi, il peggior nemico
del vino italiano è quello francese, capace di sfruttare al massimo
la semplicità (5 vitigni contro i centinaia tricolori) ma soprattutto
la maggiore conoscenza. Da qui, l'importanza della Rete: a riguardo, una
recente indagine online ha reso noti dati interessanti. Se infatti molti
cinesi ammettono di conoscere poco il vino italiano, sono più che
disposti ad informarsi tramite Web.
Diventa allora fondamentale Vinitaly: in programma per aprile, la manifestazione
del vino vedrà l'applicazione dei suggerimenti, con la presenza
di imprenditrici vinicole e colossi cinesi del commercio on line. (Matteo
Clerici - www.newsfood.com)
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