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FATTI E
PERSONE
Alcol: Istat, cresce consumo occasionale ma crolla tradizione uso quotidiano
Sono sempre di più a preferire aperitivi, birra, superalcolici
e liquori fuori pasto
Sempre più bevute 'alcoliche' fuori pasto per gli italiani.
Aumenta infatti il consumo occasionale di alcol mentre crollano le più
tradizionali abitudini al consumo quotidiano. Sono sempre di più
a preferire aperitivi, birra, superalcolici e liquori fuori pasto. Ma
diminuiscono, in generale, gli italiani con comportamenti a rischio, attestati
a 7 milioni e 464 mila. E' la fotografia sugli italiani e l'alcol che
arriva dai dati Istat 2012, presentati oggi a Roma, all'Istituto superiore
di Sanità, in occasione del Alcohol Prevention Day.
Nel 2012 il 66,6% della popolazione di 14 anni e più ha consumato
almeno una bevanda alcolica nell’anno. Una quota stabile rispetto
all’anno precedente e in diminuzione rispetto a 10 anni prima (70,2%).
Decresce, dal 2002 al 2012 il numero di consumatori giornalieri di bevande
alcoliche, una riduzione del 24,6%, specialmente tra le donne (-32,6%).
Mentre aumenta la quota di quanti dichiarano di bere alcolici fuori dai
pasti - si passa dal 23 % del 2002 al 26,9% del 2012 - e di chi ne consuma
occasionalmente, dal 35,8% nel 2002 al 42,2% nel 2012). E cambia il tipo
di bevande consumate. Diminuisce la quota di chi consuma solo vino e birra
e aumenta quella di chi beve anche aperitivi alcolici, amari e superalcolici.
Nel 2012, il 64,6% della popolazione di 11 anni e più ha consumato
almeno una bevanda alcolica nell’anno. Di questi, il 51,9% beve
vino, il 45,8% birra e il 40,5% aperitivi alcolici, amari, superalcolici
o liquori; consuma vino tutti i giorni il 21,5% e birra il 4,1%. Nel complesso,
i comportamenti a rischio nel consumo di alcol (consumo giornaliero non
moderato, binge drinking, consumo di alcol da parte dei ragazzi di 11-15
anni) riguardano quasi 7,5 milioni di persone. (www.adnkronos.com)
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