|
FATTI
E PERSONE
Nota di congiuntura vitivinicola mondiale
2012: I raccolti scarsi si riflettono sugli scambi mondiali
Nel 2012 le esportazioni di vino hanno
raggiunto un volume di oltre 100 Mhl. Gli ultimi dati rivelano una stabilizzazione
negli scambi, con una ripresa moderata dei consumi. La produzione mondiale
di vino nel 2012 è stata stimata in 250,9 Mhl: un livello molto
basso, in particolare per l'Unione Europea, a causa della riduzione dei
vigneti e delle condizioni climatiche avverse.
Federico Castellucci, Direttore Generale
dell'OIV, ha presentato il 21 marzo a Parigi gli ultimi elementi di congiuntura
vitivinicola mondiale che consentono di stabilire un bilancio dell'annata
2012 in termini di superficie dei vigneti, produzione di vino, consumo
e commercio internazionale.
Nonostante i raccolti scarsi e il contesto della crisi economica, il bilancio
2012 della congiuntura vitivinicola mondiale “è complessivamente
positivo”, ha sottolineato Federico Castellucci.
SCAMBI MONDIALI
Nel 2012, il mercato mondiale del vino ha raggiunto un volume di 101,4
Mhl*. L'analisi delle cifre mostra che la scarsa produzione 2012 è
in parte responsabile di questa battuta d'arresto: la riduzione del volume
disponibile per l'esportazione avrebbe come conseguenza una diminuzione
della componente sfusa delle esportazioni vinicole.
Tenuto conto di queste evoluzioni, la tendenza varia rispetto a quella
dei due anni precedenti: la parte degli scambi mondiali dei primi 5 paesi
esportatori dell’UE (ITA/ESP/FRA/DEU/PRT) è diminuita, toccando
il 62,3% (contro il 65,4% del 2011), a favore dell'insieme formato dai
principali paesi dell'emisfero sud (ZAF/AUS/NZL/CHL/ARG) e degli USA (28,2%
contro il 25,7% del 2011).
In un contesto di raccolto modesto, l'Italia rimane il primo esportatore
mondiale per volume, con 21,5 Mhl esportati nel 2012, seguita dalla Spagna,
con 19,1 Mhl. In terza posizione, le esportazioni della Francia raggiungono
i 15 Mhl, con un aumento del 6% rispetto al 2011.
LEGGERA RIPRESA DEL CONSUMO MONDIALE
Il consumo mondiale di vino nel 2012 si è attestato a 245,2 Mhl.
Il 2012 è stato segnato dalla conferma di una ripresa della domanda
interna. In Europa, il consumo si è stabilizzato rispetto all'annata
precedente, con un aumento di quello francese di poco più di 30
Mhl (+0,9 Mhl rispetto al 2011).
In particolar modo fuori dai confini europei, l'evoluzione è generalmente
positiva, anche se non si è ancora tornati ai livelli pre-crisi.
Ad esempio, negli USA il consumo di vino dovrebbe raggiungere 29 Mhl nel
2012. La Cina, da parte sua, registra una forte crescita dei consumi (+9%).
CALO PERSISTENTE DELLE SUPERFICI E DELLA PRODUZIONE
Il mercato viticolo continua tuttavia a soffrire l'impatto del calo della
produzione, in particolare in Europa. Nel 2012, la superficie dei vigneti
nei paesi europei non ha cessato di ridursi, collocandosi a 4212 mha (-0,8%
tra 2011 e 2012). Tale riduzione risulta tuttavia meno importante di quella
dell'esercizio precedente, a causa della fine dei premi europei per la
riduzione dei vigneti. Fuori dall'Europa, la superficie viticola registra
una leggera progressione, fino a 3363 mha (+0,3%).
La produzione mondiale di vino nel 2012 è stimata in 250,9 Mhl,
un livello che può essere qualificato come molto scarso, in particolare
per l'Unione Europea, dove, esclusi succhi e mosti, raggiungerebbe 141,3
Mhl. Si tratta di un calo del 10% rispetto al 2011. La Francia ha prodotto
il 16,8% in meno. In Spagna il calo è stato dell'11,2%.
In conclusione, Federico Castellucci ha sottolineato che l’Argentina,
che organizzerà il Congresso Mondiale della Vigna e del Vino nel
2014, ha dato una Presidente all'OIV e un Papa alla Chiesa Cattolica,
e si è rallegrato che le tendenze viticole mondiali “così
come il buon vino, migliorino con gli anni”, citando quanto detto
da Papa Francesco durante la sua prima udienza a Roma.
(www.oiv.int)
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|