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FATTI E
PERSONE
Crisi: Da Swap Party a Bookcrossing torna il baratto, Piace a
3 su 4
Al primo mercato della Coldiretti formaggi e frutta pagati
con quadri, cravatte, libri e cd
Lo scambio di merci senza moneta è una idea che piace a 3 italiani
su 4 che con la crisi aguzzano l’ingegno per cercare di continuare
a stare bene. E’ quanto emerge da un sondaggio della Coldiretti
diffuso in occasione della giornata conclusiva di “Cibi d’Italia”
di Campagna Amica al Castello Sforzesco di Milano dove si è svolto
il primo mercato del baratto per fare la spesa a costo zero con formaggi,
salumi, frutta e vino pagati con scarpe, orologi, quadri, libri e cd.
Contro la crisi della moneta si tratta - sottolinea la Coldiretti - della
prima esperienza italiana di mercato di scambio fisico di prodotti alimentari
Made in Italy con convenienza reciproca senza spendere un euro. Una iniziativa
per evidenziare i danni provocati dalla finanza esasperata degli ultimi
anni, ma anche per sottolineare l’importanza - continua la Coldiretti
- di tornare a sostenere l’economia reale in un difficile momento
di crisi.
Si riscoprono - precisa la Coldiretti - vecchie ricette come il baratto,
ma in formule diverse e innovative. Il successo dello scambio di merci
senza moneta è testimoniato dal fiorire di iniziative con al centro
questa pratica: si va dagli “swap party” (dall’inglese
to swap, scambiare), veri e propri mercati del baratto, agli “swap
shop”, i negozi del riciclo di lusso dove si scambiano oggetti e
vestiti alla moda che non si utilizzano più, ma anche libri e musica.
E a proposito di libri, sempre più diffuso è il fenomeno
del bookcrossing, ossia dello scambio di libri: l'idea di fondo è
di rilasciare libri nell'ambiente, affinché possano essere ritrovati
e quindi letti da altri, che a sua volta poi possono farli proseguire
nel loro viaggio.
Una forma particolare di baratto - continua la Coldiretti - è costituita
dalle banche del tempo, associazioni ad iscrizione gratuita dove ci si
scambia servizi o piccole commissioni quotidiane. Ad esempio un lavoretto
in casa per una seduta di stiratura, la compilazione di moduli e documenti
in cambio di qualche ora come baby sitter. In Italia, attualmente, sono
già più di 200 quelle attive. Oltre al baratto, però,
ci sono diversi modi per risparmiare senza rinunciare alle proprie abitudini
e alle proprie passioni. In ambito lavorativo c’è chi, ad
esempio, ha deciso di condividere l’ufficio con altre persone che
fanno lavori completamente differenti: è il coworking, una pratica
il cui scopo è ammortizzare i costi di affitto e di gestione (come
la corrente, il collegamento internet, la pulizia dei locali…) senza
dover rinunciare alla propria indipendenza.
C’è chi condivide l’ambiente di lavoro e chi invece
il divano di casa propria. E’ la filosofia del couchsurfing,: in
pratica si mette a disposizione la propria abitazione come base
di appoggio per i viaggiatori che vengono a visitare la città in
cui si vive. Le persone ospitate generalmente ricambiano l’accoglienza
con piccoli favori, come cucinare o fare la spesa per l’intero periodo
di permanenza. L’omonimo network, da cui nel 2003 ha preso il via
questo modo di viaggiare, conta oggi - conclude la Coldiretti - oltre
6 milioni di iscritti, residenti in più di 100 mila città
di tutto il mondo.
(www2.coldiretti.it)
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