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FATTI E
PERSONE
VACANZE: non mandiamo in ferie anche
il movimento. Il buon esempio arriva dai più giovani
Osservatorio Nestlé-Fondazione ADI: i giovani molto più
sportivi degli adulti ma ancora tanto da imparare sulle corrette abitudini
a tavola
E’ vero che vacanza è spesso sinonimo di riposo dopo un intero
anno di studio o lavoro, ma il relax non deve escludere il movimento.
E’ una lezione, questa, che i giovani italiani sembrano aver imparato:
secondo i dati della IV edizione dell’Osservatorio Nestlé-Fondazione
ADI, i giovani (campione dai 18 ai 34 anni), sono molto più sportivi
degli adulti: il 44% degli intervistati, infatti, dichiara di fare regolarmente
sport contro il 32% del cluster 35-44 e il 23% del campione più
maturo dei 45-65.
Lo sport, però, da solo non basta a garantire una buona forma fisica;
è necessario bilanciare le calorie introdotte nell’organismo
con quelle che vengono bruciate durante l’attività. I dolci,
ad esempio, sono ammessi un po’ prima della prestazione per migliorare
il carico glicemico (il contenuto di glucosio nei muscoli), e si possono
anche gustare dopo per recuperare le energie, non devono diventare, però,
un appuntamento troppo frequente e incontrollato per tutta la giornata.
Per i più golosi che farebbero il pieno di “dolcezza”
da mattina a sera, meglio una soddisfazione tutta naturale: la frutta!
La corretta alimentazione e l’abitudine all’attività
fisica rappresentano un binomio fondamentale per chiunque voglia adottare
uno stile di vita sano. “In linea generale per coloro che praticano
un’attività sportiva 2-3 volte alla settimana, è sufficiente
seguire un regime dietetico equilibrato, con un corretto apporto
di tutti i nutrienti fondamentali. Basta rispettare la semplice regola
dei 5 pasti al giorno, l’errore più grave, infatti, è
mangiare tanto una o due volte al giorno” spiega il dott. Giuseppe
Fatati, coordinatore scientifico dell’Osservatorio Nestlé
- Fondazione ADI.
Secondo i dati dell’Osservatorio i giovani sarebbero a buon punto:
i dati dell’indagine, infatti, dimostrano che il 54% del campione
più giovane spezza l’appetito prima di cena, abitudine ancora
meno radicata nei cluster più maturi (il 39% del cluster 35-44
e il 30% del cluster 45-65).
Quindi, partiamo con una sana prima colazione e spezziamo l’appetito
a metà mattina per non arrivare affamati a pranzo e concediamoci
uno spuntino nel pomeriggio prima della cena.
Consigli utili per tutte le ore:
Attività fisica al mattino: è bene fare un’abbondante
prima colazione, circa due ore prima, a base di alimenti ad alto valore
energetico ma a basso tenore di grassi. Ad esempio una tazza di tè,
un succo di frutta, un buon bicchiere di latte con abbondanti cereali
pronti, meglio ancora se integrali oppure qualche fetta di pane o biscottata
con la marmellata.
Sport nel pomeriggio: è opportuno aver mangiato circa tre ore prima,
dando la preferenza ai carboidrati e cercando di evitare i grassi in quanto
questi richiedono tempi di digestione più lunghi. A pranzo
ci si dovrà accontentare di un piatto unico in modo da non avere
tempi troppo lunghi per la digestione.
Movimento dopo cena: nella merenda del pomeriggio si può
consumare una banana, uno yogurt o anche uno snack leggero
ai cereali e alla sera, almeno un’ora e mezzo prima dell’allenamento,
va bene un piccolo piatto di pasta o riso (70 grammi) condito solo
con verdure oppure in bianco con olio extravergine e formaggio grattugiato.
Importante pensare all’alimentazione anche dopo lo sport, specialmente
se l’allenamento è stato intenso. E’ necessario, infatti, ricostituire
le riserve di glicogeno che abbiamo consumato, magari con un bel
piatto di pasta o un buon gelato. Infine, ma non meno importante, l’idratazione:
durante lo sport, ricordiamo inoltre di bere molta acqua o altre bevande
dissetanti.
E per chi avesse voglia di tenersi sempre in allenamento in cucina e non,
i consigli dei nostri esperti, i video, e le esperienze dei nostri Food
Coach sul sito: http://foodcoaching.nestle.it/.
I giovani troppo multitasking: ancora qualche pecca a tavola
Per quanto riguarda, invece, le abitudini a tavola, i giovani, hanno ancora
da imparare dagli adulti, soprattutto in materia di convivialità!
L’80% dichiara di consumare i pasti guardando la tv, il 19%
stando davanti al pc e il 22% parlando al telefono o mandando sms. Sono,
inoltre, meno attenti alle porzioni: il 65% dichiara di seguire le indicazioni
consigliate sulle confezioni mai o solo qualche volta, eppure ben l’86%
dichiara di avere sempre il piatto molto o abbastanza pieno e raramente
fanno il bis!
La famiglia si conferma in pole position come punto di riferimento dei
ragazzi in ambito di educazione alimentare: ben il 37% si indirizza ai
genitori e parenti per chiedere consigli o ottenere informazioni, solo
il 3% invece, identifica nella scuola un valido strumento di educazione
alimentare.
Per maggiori informazioni relative l’indagine, la metodologia utilizzata
e i risultati completi dello studio:
Letizia Balducci, Nestlé - 02 81817406 – letizia.balducci@it.nestle.com
Rossella Camaggio, Edelman – 02 63116.228 – rossella.camaggio@edelman.com
Luana Maltese, Edelman – 02 63116.230 – luana.maltese@edelman.com
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