|
FATTI E
PERSONE
Milano, Napoli, Roma: avanti orti urbani
Tre periferie provano a rinascere grazie all'agricoltura.
Milano, Napoli e Roma: tre città non sempre facili. Ma quando l'agricoltura
urbana arriva nelle periferie, qualcosa può cambiare.
A Milano, tutto nasce dall'associazione
Nostrale: studenti, precari e disoccupati, uniti dalla voglia di riscatto
che passa dalla terra. Ecco che nascono le orto officine, luoghi di sperimentazione
agricola, e soprattutto il grande terreno di Quarto Oggiaro. In mezzo
a palazzoni popolari si è ricavato uno spiazzo, dove diverse famiglie
locali seminano e raccolgono prodotti, stando assieme e risparmiando sul
supermercato.
Discorso simile a Roma. Dietro al palazzo della Regione, si trova un terreno,
in teoria futuro parco pubblico, in pratica deposito d'auto abusivo. Poi,
sono arrivati i volontari del "Coordinamento per gli orti urbani
della Garbatella". Loro hanno spostato i rifiuti, bonificato il terreno,
coinvolto diverse persone. Ora, il terreno ospita 15 appezzamenti, destinati
a famiglie a baso reddito.
Infine, Napoli. Per molti Scampia è solo terra di degrado, dove
all'ombra delle "vele" si consuma e si spaccia droga. Legambiente
prova a cambiare la situazione, con tre orti destinati a giovani con problemi,
detenuti e disabili. Perché, come spiega il responsabile Ciro Calabrese,
l'obiettivo è duplice: "Coltivare, prima che un modo di sopravvivere,
è un divertimento, un'occasione per socializzare e fare comunità".
(Matteo Clerici - www.newsfood.com)
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|