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FATTI E
PERSONE
Moria di pesci nella Laguna di Venezia.
Il meteo della primavera ha favorito il proliferare delle alghe
La moria di pesci verificatasi in questi giorni nella Laguna di Venezia
è verosimilmente dovuta allo sviluppo anomalo di alghe dei
generi Ulva, Gracilaria e Agardhiella.
A causa del particolare andamento meteorologico della scorsa primavera
ed inizio estate, con abbondanti precipitazioni prima e caldo anomalo
poi, la produzione di biomassa è stata particolarmente abbondante.
Superata la fase di fioritura, lo sviluppo del materiale vegetale si è
interrotto ed è iniziata la decomposizione.
Il fenomeno ha avuto conseguenze negative, moria di pesci e cattivo odore,
soprattutto nella zona compresa tra il centro storico e la gronda lagunare
nell’area di Mestre – Marghera, in quanto caratterizzate da
scarso ricambio idrico, bassi fondali (con forte riscaldamento dell’acqua)
ed importante apporto di nutrienti per le alghe (azoto e fosforo) che
giungono in laguna attraverso i corsi d’acqua.
E’ importante precisare che si tratta di un fenomeno naturale e
circoscritto nella zona indicata, mentre il resto della Laguna presenta
condizioni normali.
Fondamentale, come detto, la situazione di anomalia meteo climatica.
Sono da sottolineare, infatti, da un lato le precipitazioni record registrate
pressoché in tutta la regione a partire dal 1° gennaio di quest’anno:
fino al 20 giugno le quantità misurate dai pluviometri delle stazioni
di rilevamento ARPAV sono state mediamente superiori dell’80% ai
valori medi del ventennio 1993-2012 con punte, lungo il litorale del medio-veneziano,
(Cavallino-Eraclea) di più del doppio della media (quasi 800 mm,
rispetto ai 360 mm medi). I valori di precipitazione del 2013 sono stati
comunque i più alti dall’inizio del periodo di rilevamento.
D’altro canto, nella seconda decade di giugno, sono state registrate
temperature massime particolarmente elevate, che collocano il 2013 fra
gli anni più caldi, per il periodo di massima fioritura algale,
alle spalle solamente del 2003 e del 2002.
Nelle stazioni della provincia di Venezia la media delle temperature massime
della seconda decade di giugno si è collocata fra i 28 e i 30°
C, contro una media 1993-2012 dell’ordine dei 27 °C. (www.arpa.veneto.it)
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