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FATTI E
PERSONE
Il menu da gourmet arriva anche nel pollaio
Collaborazione tra i ristoranti più eleganti di Manhattan
e gli allevamenti Amish della Pennsylvania
Chi ha detto che i menu da gourmet siano solo per gli esseri umani? Il
New York Times ha raccontato un esperimento appena partito negli Stati
Uniti che punta a far arrivare alimenti a quattro stelle anche nei pollai.
Il progetto è frutto della collaborazione tra gli chef dei rinomati
ristoranti di New York e gli Amish, una comunità religiosa presente
in Pennsylvania che alleva gli animali con metodi preindustriali. Ovviamente
lo scopo non è compiacere il palato dei polli ma bensì vedere
se gli eleganti locali di Manhattan possano tornare a servire del pollo
che sa davvero di pollo.
I fortunati animali che partecipano al progetto verranno alimentati con
gli avanzi dei locali più eleganti della Grande Mela come Daniel,
Gramercy Tavern e David Burke Townhouse. L’idea è stata di
Ariane Daguin, un’imprenditrice francese trasferitasi negli Stati
Uniti. La donna è stata mossa da un bisogno elementare: tornare
a gustare un pollo “che abbia il sapore che il pollo dovrebbe avere”.
Gli animali che prendono parte all’esperimento possono essere definiti,
a buon ragione, aristocratici a due zampe: oltre a cibarsi di alimenti
raffinati, hanno a disposizione un campo di oltre 4.500 metri quadrati.
Spazi che farebbero impallidire non solo gli altri bipedi, tradizionalmente
allevati in gabbia, ma anche gli umani che abitano nei minuscoli appartamenti
di New York.
Nei ristoranti d’élite “un pollo che sa di pollo è
una sorta di Santo Graal” ha scritto il New York Times. Negli Stati
Uniti, infatti, l’alimento base degli allevamenti intensivi è
l’antibiotico. Il sovraffollamento in queste strutture è
tale che occorre riempire di farmaci gli animali per scongiurare eventuali
epidemie. (Valentina Carlotta Casciaroli - http://america24.com)
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