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FATTI E
PERSONE
Maltempo: nell’Aretino raccolti distrutti e
stagione compromessa, danni a frutteti e serre scoperchiate
L’uragano di ieri pomeriggio
ha lasciato un segno indelebile sulla campagna aretina: bombe d’acqua,
grandinate con chicchi come palle da tennis, campi allagati, frutteti
distrutti, oliveti e vigne massacrati, capannoni e annessi agricoli scoperchiati,
serre inondate. 24 ore è Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it)
a stilare un bilancio: le situazioni più drammatiche nella zona
della Valdichiana aretina compresa, in linea di massima, tra Monte San
Savino, Alberoro, Montagnano, Cesa e Rigutino, ma gravi danni si contano
anche in Valtiberina, nella zona di Monterchi, a forte vocazione tabacchicola.
Aree a forte vocazione agricole e dove sono presenti molte aziende. L’uragano
ha colpito un’area di mille metri distruggendo quasi completamente
le colture presenti in particolare frutteti, vigneti e orticole. Non si
registrano, al momento, altri particolari e significativi danni nelle
altre provincie della Toscana. “Il maltempo – spiega Giampiero
Marotta, Direttore Coldiretti Arezzo - ha distrutto capannoni, anche recenti,
e molte serre”.
E’ stata invece la grandine a colpire forte i frutteti della Valdichiana
aretina: “in particolare – spiega ancora Coldiretti - nella
zona che va da Pieve al Toppo ad Alberoro le mele sono state massacrate
dalla mitraglia della grandine. I danni sono senza dubbio molto gravi,
non solo, ma sono tantissimi e filari e le piante, gli alberi abbattuti,
che rischiano di compromettere non solo il raccolto di quest’anno,
ma anche raccolti futuri”. Danni probabilmente irreparabili anche
a pesche alle albicocche, ma soprattutto l’uva in attesa di vendemmia
- sottolinea Coldiretti - le coltivazioni sferzate dal maltempo per le
quali gli agricoltori rischiano veramente di vedere sfumare il lavoro
di un intero anno. Nelle zone interessate dal maltempo sono particolarmente
concentrate le piante da frutta e sono state stese a protezione le reti
antigrandine che tuttavia non ancora sufficientemente diffuse per impedire
– spiega ancora Coldiretti – il verificarsi di danni alle
strutture e alle colture agricole. Un altro problema – conclude
Coldiretti – è dato dalle serre: il maltempo le
ha scoperchiate e ne ha abbattuto diversi teloni. Anche in questo caso,
la perdita economica e agricola è sicura. Il binomio serra-coltura
è, infatti, stretto e il passaggio dei danni dalla prima alla seconda
sono inevitabili una volta che la serra è allagata”. (http://www.toscana.coldiretti.it)
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