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FATTI E
PERSONE
Export: Cia, in Cina +65% per l'alimentare
fresco Made in Italy
L'agroalimentare Made in Italy crea nuove opportunità oltreoceano,
con prodotti come vino e pasta che continuano a scalare posizioni attestandosi
ai primi posti dell'export mondiale. Solo nella prima metà dell'anno,
infatti, le esportazioni extra-Ue sono cresciute dell'11,6% per i prodotti
alimentari e del 15,6% per quelli agricoli. Lo afferma la Cia-Confederazione
italiana agricoltori, in merito ai dati diffusi oggi dall'Istat. Un risultato
che è trascinato dalle performance in Asia e in America - spiega
la Cia - dove la domanda di prodotti italiani cresce a ritmo sostenuto
anno dopo anno. Soprattutto in Cina il ''made in Italy'' registra aumenti
da record: tra gennaio e maggio 2013 l'export di vino, pasta, olio e formaggi
è aumentato del 22,9%; quello dei prodotti freschi dell'agricoltura
addirittura del 65,3%. A portare avanti il tricolore nel mondo c'è
innanzitutto il vino, le cui vendite all'estero sfioreranno quota 5 miliardi
a fine anno. D'altra parte, solo in Russia nei primi quattro mesi del
2013 -ricorda la Cia- l'export delle nostre bottiglie ha fatto un balzo
storico a +338%. Ma anche pasta e ortofrutta vanno a gonfie vele sui mercati
al di fuori dell'Ue. Per esempio, nella prima parte dell'anno le vendite
di spaghetti, rigatoni, tagliatelle e tortellini sono cresciute del 61
per cento negli Stati Uniti e del 127% sempre in Russia -aggiunge la Cia-.
Quanto all'export di frutta e verdura, che già vale circa 4 miliardi
di euro, ha ancora un enorme margine di crescita da 'sfruttare', visto
che la domanda mondiale, sostenuta proprio dai paesi Bric, è passata
da 70 a 170 miliardi di dollari in pochi anni. (red/mau - www.asca.it)
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