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FATTI E
PERSONE
Frodi alimentari, Bruxelles va verso definizione
comune
Cosa si intende per frode alimentare? L’Unione Europea non ha ancora
una definizione riconosciuta per questo, ma si avvicina il giorno in cui
ce l’avrà. La Commissione ENVI Ambiente Salute Pubblica e
Sicurezza Alimentare del Parlamento Europeo ha,infatti, approvato a maggioranza
assoluta (58 voti a favore e nessuno contrario o astenuto) la proposta
di risoluzione sulla “Crisi alimentare, le frodi nella catena alimentare
e il loro controllo”. Il documento stabilisce la priorità
di una definizione comune, essenziale per lo sviluppo di un approccio
europeo alla lotta alla frode alimentare.
L’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI ha sottolineato
l’importanza del documento, frutto di un lungo e impegnativo lavoro:
“Si tratta di una relazione fondamentale per la salute
pubblica che andrà a colmare gravi vuoti normativi assicurando
maggiore tutela ai cittadini. Le frodi alimentari sono diventate un problema
diffuso e sentito che ha spinto la Commissione a lavorare per una proposta
che metta fine a casi che hanno avuto ripercussioni sulla catena alimentare
dell’Ue – ha affermato Zanoni – Basti pensare alla commercializzazione
di uova comuni come biologiche e allo scandalo della carne di cavallo
venduta come carne bovina. Con il voto espresso in Commissione ENVI si
va verso la difesa della salute a 360 gradi, con controlli che dovranno
riguardare tutta la filiera alimentare in ugual modo e misura in tutti
i 28 Stati membri”.
Il documento approvato stabilisce la necessità di disporre di un
quadro più chiaro sull’entità, l’incidenza e
gli elementi dei casi di frode alimentare nell’Ue, e invita la Commissione
e gli Stati membri a raccogliere sistematicamente dati sui casi di frode
e a scambiare le migliori prassi per individuare e contrastare la frode
alimentare.
Con il voto in Commissione ENVI si è stabilita la priorità
di una definizione comune, essenziale per lo sviluppo di un approccio
europeo alla lotta alla frode alimentare. È fondamentale arrivare
all’adozione di una definizione armonizzata tra gli Stati membri
degli elementi come la non conformità con la legislazione alimentare
e/o l’inganno ai danni del consumatore, l’intento e il
profitto economico. Il tutto precisando anche il ruolo dei commercianti
e il quadro normativo applicabile alle vendite tra aziende. Primo passo
sarà l’istituzione di un gruppo di lavoro per contrastare
la frode alimentare, riconoscendo gli sforzi compiuti da Europol e ampliando
l’ambito degli audit dell’Ufficio alimentare e veterinario
(UAV) in modo da includere la frode alimentare, attualmente esclusa, con
la possibilità di ispezioni senza preavviso. (www.helpconsumatori.it)
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