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FATTI E
PERSONE
Natale, la crisi mangia regali e viaggi, ma
la tavola resiste. Per cibo e bevande si spenderanno 3,2 miliardi di euro
Secondo le stime della Cia, per il carrello
alimentare delle festività il budget degli italiani resta quasi
inalterato rispetto al 2012 (-1%). Le famiglie non rinunciano ai piatti
della cucina natalizia, preferendo risparmiare su doni (-5,5%) e vacanze
(-9%). Gli acquisti sono comunque oculati: no frutta esotica e caviale,
vinceranno ancora una volta i prodotti tipici “made in Italy”
legati al territorio e alla tradizione.
A Natale la crisi accorcia la spesa per
regali e viaggi, ma “salva” pranzi e cene delle feste. Nonostante
le tredicesime già occupate per far fronte a tasse, bollette e
mutuo, le famiglie non rinunceranno alle tradizioni enogastronomiche e,
per il carrello alimentare dei prossimi giorni, manterranno praticamente
lo stesso budget del 2012. Merito anche dei prezzi sostanzialmente stabili
dei prodotti tipici delle festività. E’ quanto afferma la
Cia-Confederazione italiana agricoltori.
Secondo le nostre previsioni, quest’anno solo il 14 per cento degli
italiani spenderà meno per cibo e bevande, mentre l’86 per
cento lascerà quasi inalterato il “fondo” per il cenone
della vigilia e per i pranzi di Natale e Santo Stefano, per una spesa
complessiva stimata in 3,2 miliardi di euro -spiega la Cia- cioè
l’1 per cento in meno rispetto allo scorso anno.
Anche se gli oneri fiscali pesano e la riduzione del potere d’acquisto
è netta, con la capacità di spesa delle famiglie tornata
indietro di dieci anni nel 2013, gli italiani non rinunceranno a panettone,
spumante e piatti della tradizione -osserva la Cia- scegliendo piuttosto
di risparmiare su regali e settimana bianca. Il budget per i doni natalizi
subirà infatti un calo del 5,5 per cento sul 2012, mentre quello
per i viaggi diminuirà fino al 9 per cento.
D’altro canto -ricorda la Cia- la convivialità a tavola è
assolutamente radicata nella cultura nazionale. E trascorrere i giorni
di Natale a casa, con la famiglia o gli amici, è una tradizione
consolidata per nove italiani su dieci.
Gli acquisti, però, saranno comunque più attenti -sottolinea
la Cia- con prodotti e specialità enogastronomiche legate al territorio
e alle tipicità regionali. Niente spese folli, quindi: salmone,
ostriche, caviale e frutta esotica verranno consumate con il contagocce.
Mentre ancora una volta lo spumante trionferà sullo champagne,
con quasi il 95 per cento dei brindisi rigorosamente “tricolore”.
(ww.cia.it)
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