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FATTI E
PERSONE
Confagricoltura: abbattimenti selettivi e possibilità di autodifesa
da parte degli agricoltori per contenere i danni da selvatici
Riunione lunedì sera 8 luglio al
Parco della Mandria. Le proposte di Confagricoltura Torino per frenare
l’eccessiva proliferazione di cinghiali e cervi. Paolo Dentis –
presidente Confagricoltura Torino: apprezziamo l’operato del commissario
Roberto Rosso, ma il risarcimento dei danni è parziale e tardivo.
E ai danni per le imprese si aggiunge il pericolo di incidenti stradali.
La proliferazione delle popolazioni di cinghiali e cervidi è una
delle maggiori cause di danni alle coltivazioni agricole. In molte realtà,
in particolare nelle aree protette e nelle zone limitrofe, si sono così
venute a creare le condizioni per una forte crescita dei selvatici, che
in alcuni casi ha assunto l’aspetto di una vera e propria esplosione
demografica; i danni e anche gli incidenti stradali sono in costante aumento.
Di questi argomenti si è discusso ieri sera (8 luglio) al Parco
della Mandria, nella riunione indetta dalla Comunità delle aree
protette dell’Ente di gestione delle aree protette dell’area
metropolitana di Torino, alla quale sono intervenuti numerosi amministratori
locali e i rappresentanti delle organizzazioni agricole.
Confagricoltura, presente all’incontro con il vicepresidente Ernesto
Balma e il consigliere Riccardo Ferrero, pur esprimendo apprezzamento
per le iniziative messe in atto dal commissario dell’Ente Parco
Roberto Rosso, ha evidenziato come il risarcimento per i danni patiti
dalle imprese agricole a seguito dell’attacco dei selvatici, di
competenza della Regione, venga liquidato, nella maggior parte dei casi,
soltanto in misura marginale e con pesanti ritardi. “Chiediamo che
cinghiali e cervidi vengano contenuti e possibilmente eradicati nelle
zone dove si realizzano coltivazioni intensive”, dichiara il presidente
di Confagricoltura Paolo Dentis. “Occorrono campagne di controllo
per il contenimento numerico degli ungulati, soprattutto nelle aree attigue
ai parchi e alle aree protette. Confagricoltura – aggiunge Dentis
- chiede inoltre alle autorità competenti di autorizzare i proprietari
o conduttori di fondi agricoli, compresi i loro dipendenti, purché
muniti di licenza per l'esercizio venatorio, a effettuare interventi di
controllo sui cinghiali e sui cervidi all’interno dei terreni in
conduzione, anche al fine di ridurre in modo considerevole le richieste
di risarcimento dei danni”.
Direzione - Confagricoltura Torino
direzione@upatorino.it
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